Oltre due ore di monologo, una conferenza stampa fiume, quasi un comizio elettorale: il presidente della Lazio Claudio Lotito parla senza freni
Hadeciso di cambiare il mondo del calcio, ma la classifica, per il momento, non cambia: la sua Lazio è a un passo dalla retrocessione, sinonimo di fallimento assoluto. L'occasione é quella della presentazione degli ultimi tre acquisti: Dias, Hitzlsperger e Biava. «Mi sono confrontato con loro - ha dichiarato il presidente biancoceleste - e sono tre ragazzi dai grandi valori morali. Dias é molto credente, Hitzlsperger ha manifestato la volontà di andare a conoscere il Santo Padre, Biava é una persona con grandi valori morali prim'ancora di essere un valido giocatore». Ma la campagna acquisti non finisce qui. Il patron laziale rivela come la società abbia già un accordo con il danese Poulsen. «Aveva già firmato i contratti - confessa Lotito - ha deciso per i prossimi tre mesi di restare in Danimarca per disputare il Mondiale. Ha chiesto di essere inserito nel nostro organico dalla prossima stagione». Arriva poi la difesa d'ufficio sul tesseramento di Golasa e la solita presa di posizione su Ledesma. «Sulla sua situazione non dovete chiedere a me, ma a Ballardini: Ledesma deve decidere cosa vuol fare da grande. Da parte mia c'è la totale disponibiltà a incontrarlo. Il problema è che bisogna trovare la volontà anche dall'altra parte. Per quanto mi riguarda non c'è nessuna posizione personale, abbiamo solo preso atto di un comportamento». Poi si passa al mancato tesseramento di Eguren: «Il giocatore non ha superato le visite mediche con motivazioni molto gravi che rendono forte la società dal punto di vista legale visto che le patologie riscontrate possono incidere sulla salute del giocatore, i medici hanno sconsigliato un suo utilizzo nell'interesse proprio del giocatore. Sono convinto che troveremo una soluzione con il Villareal. La Lazio è per il rispetto delle regole e i valori dello sport perchè è l'unico sistema per cambiare il calcio. In Inghilterra sono tutte società tecnicamente fallite. Noi abbiamo una organizzazione che funziona bene e tutte le volte che siamo stati attaccati abbiamo dimostrato di avere ragione». Il presidente laziale va avanti a ruota libera, senza freni, senza paletti, talvolta sorridendo in maniera del tutto immotivata. «Contro di me c'è un atto di sciacallaggio politico-elettorale - denuncia Lotito - sono colpevole di voler troppo bene a questa società. Chiarisco anche un'altra cosa: la Lazio non è in vendita, il sottoscritto è titolare di oltre il 67%, non abdico, io sono più irriducibile degli Irriducibili». I minuti passano, il monologo va avanti: «Entro la prima meta di aprile troverete in edicola Lazio style 1900 e poi creeremo la radio della Lazio in web con la vera voce del club poi contestualmente creeremo la tv della società». Lotito é pronto a cambiare tutto: secondo i tifosi che hanno a cuore le sorti della Lazio, dovrebbe solo riuscire a cambiare - in meglio - la classifica della squadra che gestisce.