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Zaccheroni: «Juve, lavoriamo per il futuro»

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Nontanto negli uomini - più o meno obbligati, visti gli infortuni - quanto nel modo in cui li schiererà in campo. «I moduli aiutano, ma non ci fanno vincere le partite – ha spiegato ieri Zac - quelle le porti a casa grazie all'interpretazione di quanto succede in campo. Io provo a dare informazioni chiare ai miei giocatori: il 4-3-1-2 lo conoscono bene, il 3-4-1-2 meno. E su un terzo vestito stiamo già lavorando: lo vedrete più avanti». E sarà il 4-3-3. Numeri che un po' piacciono e un po' no: perché, alla fine, se non hai la capacità di buttare la palla dentro o se non hai la gamba per reggere novanta minuti, puoi schierarti come vuoi ma il risultato a casa non lo porti di certo. «Cerchiamo di costruire, non tutto è finalizzato alla partita contro il Livorno. Dobbiamo trovare la strada migliore e poi continuare a percorrerla. Non mi sono dato tempi, semplicemente perché non sono quantificabili: anche il carattere dei singoli incide su un processo di crescita così complesso». Tanti dubbi di formazione non ce ne possono essere: a centrocampo gli uomini sono contati e il ballottaggio tra Legrottaglie e Grosso si porta dietro la variazione del modulo. Giocasse il primo, sarebbe 3-4-1-2: se invece scenderà in campo il pupillo di Lippi, sarà almeno inizialmente la conferma del rombo. «Cerco di cambiare il meno possibile – è la premessa di Zac – sfruttando le caratteristiche di chi sta meglio. Voglio rimettere ordine e ripristinare le caratteristiche e i comportamenti di inizio stagione. Al momento, la disponibilità dei giocatori è stata totale». Prima di Livorno-Juve (ore 20,45), alle 18 il Palermo ospiterà il Parma: la squadra di Delio Rossi dovrà rinunciare a Liverani, squalificato.

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