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La carriera di Eyal Golasa con la maglia della Lazio sembra essersi chiusa prim'ancora di iniziare: il ragazzo é tornato a casa e - a quanto sembra - non intende tornare indietro

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Ierimattina, in compagnia del suo fratello maggiore arrivato a Roma giovedì, e del fratello gemello che avrebbe dovuto giocare nelle giovanili della Lazio, si è imbarcato da Fiumicino per Tel Aviv. L'aereo é decollato alle 10.16 portandosi dietro tutti i sogni del giovane talento israeliano che resterà al Maccabi. Il club di Haifa, in un comunicato ufficiale, ha definito «un errore» la mossa fatta dal calciatore, «malconsigliato» a detta dei suoi stessi dirigenti. La Lazio ha depositato in Lega Calcio un regolare contratto di quattro anni e mezzo, il presidente Lotito é sicuro di essere nel giusto e per questo non lascerà andare a cuor leggero uno dei talenti internazionali più promettenti. In una nota ufficiale la società ha comunicato di voler attendere il calciatore fino a domani, prima di intraprendere ogni tipo di iniziativa a tutela del proprio patrimonio. Tutta questa vicenda rischia di turbare equilibri faticosamente ricostruiti nel corso degli anni. Il calciatore era stato accolto sabato scorso nella capitale da Vittorio Pavoncello, presidente del Maccabi Italia che aveva avuto modo di conoscere il calciatore a Villa San Sebastiano, dopo una chiamata del presidente laziale. Poi, lunedì scorso, la visita alla Sinagoga, il pranzo al Portico d'Ottavia, le prime foto con i sostenitori della Lazio con tanto di sciarpa al collo. Un'accoglienza entusiasmante, prima delle visite mediche e le foto ufficiali. Poi il casus belli, le dichiarazioni del padre Avner che lo invitava a tornare indietro nelle sue decisioni, le numerose vicissitudini fino al decollo di ieri mattina. Ormai la vicenda é chiara: da una parte c'è la Lazio che non ritiene vincolante il contratto firmato da Golasa - ancor minorenne - col Maccabi, dall'altra i dirigenti del club di Haifa che invece considerano vincolante tale accordo. La storia, con ogni probabilità, finirà davanti all'ufficio legale della Fifa: la Lazio sembra intenzionata ad andare fino in fondo, ma qualora venisse riconosciuta la validità dell'accordo che hanno in mano i dirigenti del Maccabi, a quel punto rischierebbe di essere bloccata dalla stessa Fifa per due sessioni di calciomercato, come accadde alla Roma nel caso Mexes dopo il tesseramento del giocatore francese già sotto contratto con l'Auxerre. Il calciatore andrebbe incontro a una squalifica da 4 a 6 mesi. La soluzione più rapida sarebbe un accordo tra le parti tra Lazio e Maccabi, ma al momento é difficile ipotizzare un negoziato tra il club di Lotito e la società di Haifa per il cartellino del calciatore. Ben altra piega sta prendendo la vicenda legata al calciatore uruguagio Eguren: il club biancoceleste sembra aver trovato un accordo con il Villarreal. Nei prossimi mesi il giocatore cercherà di ottimizzare la propria condizione fisico-atletica: sarà pronto per il prossimo ritiro precampionato. Intanto ieri è arrivato il transfer per l'uruguagio Barreto. Oggi alle 12,30 la presentazione dei nuovi acquisti.

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