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Quanto sesso... siamo inglesi

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Unafantastica carrellata di stelle del pallone sempre in bilico tra gol e scandali, aggressioni e arresti, interminabili sessioni al pub e conquiste a letto. Come nella più tipica tradizione british. Ieri come oggi. Come sta sperimentando in questi giorni, a sue spese, Terry per la scappatella con l'ex fidanzata dell'ex compagno di squadra Wayne Bridge. I quattro mesi di passione con Vanessa Perroncel rischiano di costargli non solo il matrimonio ma anche la fascia di capitano dell'Inghilterra. Per ora il difensore del blues resiste agli attacchi della stampa e agli inviti anche del governo britannico di fare un passo indietro (oggi l'incontro con Capello per decidere sulla fascia di capitano). E la stampa ha cominciato a rovistare nel suo passato e in quello di Vanessa, scoprendo tra l'altro che il capitano del Chelsea non è stato l'unico della squadra di Stamford Bridge a frequentare la bella modella francese. Altri tre compagni, tra i quali Mutu e Gudjohnsen, all'epoca sposato, avevano avuto una relazione intima con Vanessa, subito ribattezzata la «ragazza del Chelsea». Che sognava, in questo modo, di ripercorrere il percorso di Victoria Beckham, prima «Wags» del calcio inglese, dove wags sta per moglie spendacciona di calciatori. Premier League a luci rosse, dunque: ma se Best, il Don Giovanni del Manchester United, si faceva vanto di frequentare le modelle più belle del mondo, 40 anni dopo i calciatori sembrano preferire la compagnia delle prostitute. Come Wayne Rooney che ha rischiato di far saltare il suo matrimonio quando è stato immortalato all'uscita di una casa di appuntamenti di Liverpool. O come Avram Grant, ex manager del Chelsea oggi alla guida del Portsmouth. Ma se Sven Goran Eriksson aveva dato scandalo per aver portato a letto una segretaria della Federcalcio inglese, altri addirittura sono stati sospettati di violenza carnale. È il caso di Jonny Evans, e più di recente di Robinho. Denunce poi ritirate, come nel caso di Steven Gerrard, prosciolto dall'accusa di rissa ai danni di un dj. O Paul Gascoigne, l'archetipo del campione dannato: abbandonato il pallone non si è più rialzato tra dipendenze da alcol e droghe, depressione, litigi con l'ex moglie Sheryl e tentativi di suicidio.

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