Buffon: "Juve, segui Zac"
TORINO - Impressione: Gigi Buffon si è innamorato – solo calcisticamente, sia chiaro – di Alberto Zaccheroni. Il che non significa che gufasse Ferrara («allenatore e amico: si prenderà preso una rivincita, glielo auguro di tutto cuore»), ma che al punto in cui era arrivata la Juve altra strada non ci fosse. «Eravamo di fronte a un fallimento globale – ha detto ieri il numero uno -. Le colpe erano e sono di tutti, certo non solo del tecnico. La società ha cercato di dare continuità al progetto iniziale, la squadra però ha fallito: era inevitabile cambiare». Punto e a capo: Ferrara capirà. Adesso tocca a Zaccheroni, a un credo tattico nuovo e a un modo di lavorare sul campo che «ci aiuterà a lasciare da parte certe negatività. Le prime impressioni sono molto positive: senza volere stravolgere o inventare nulla, Zac si è posto in modo sereno per cercare di risolvere al meglio certe situazioni che durante la partita ci creano difficoltà. Grazie al suo minuzioso lavoro, potremo risalire la china pian piano. Non ha bacchetta magica, quelle non esistono: però, con l'organico al completo, possiamo puntare ad andare direttamente in Champions e a provare a vincere l'Europa League». Su la testa, allora. Senza più pensieri negativi. Il futuro lo si può ancora rendere roseo: «Non penso minimamente alla possibilità che noi non si vada in Champions e quindi nemmeno a guardarmi in giro per trovare un'altra squadra. Pensiamo all'oggi e basta. Zac solo un traghettatore? Credo abbia un'opzione anche per la prossima stagione, ha esperienza ed è un tecnico di valore». Sabato sera, a Livorno, probabile una «nuova» Juve: difesa a tre (Legrottaglie, Cannavaro e Chiellini), centrocampo a quattro con Caceres, Melo, Candreva e De Ceglie, Diego trequartista dietro Del Piero e Amauri. Potrebbe funzionare.