Ballardini cambia Lazio

Una rosa extralarge per Ballardini. Trentaquattro giocatori da allenare e solo sedici partite a disposizione. Sotto l'aspetto della riduzione dei giocatori in organico la società ha fallito la missione ma sono arrivati buoni elementi in grado di contribuire alla salvezza. Soprattutto consentiranno al tecnico romagnolo di poter variare il modulo a suo piacimento oltre che avere a disposizione alternative per tutti i ruoli. Qualsiasi discorso non può prescindere dal recupero di Ledesma che renderebbe ancora più forte il centrocampo ma al momento non ci sono certezze e quindi Ballardini è orientato a riciclare in mediana Kolarov che ha mostrato di gradire la nuova posizione più vicina alla porta avversaria. Dietro si può scegliere la difesa a tre con Biava e Dias che sono due specialisti ma possono adattarsi allo schieramento a quattro. Radu è sicuro del posto mentre Stendardo dovrà sudare per trovare spazio anche se l'inserimento dei nuovi avverrà gradualmente. Per Siviglia, Scaloni e Del Nero sarà difficile trovare posto in panchina mentre Diakitè ha saputo sfruttare le ultime occasioni confermando progressi quando è stato schierato sulla fascia destra. Da recuperare Lichtsteiner che sta giocando una stagione al di sotto delle proprie possibilità. A centrocampo i problemi maggiori. È arrivato Hitzlsperger che sarà titolare, il giocatore più richiesto da Ballardini. C'era bisogno di un incursore bravo negli inserimenti. Ci sarà Kolarov e Baronio potrà agevolarsi della presenza di giocatori più «fisici» rispetto a quanto accaduto finora. È chiaro che Ledesma, unito al recupero completo di Matuzalem, può rendere il reparto molto più forte rispetto a quello che ha lottato con orgoglio domenica scorsa a Torino contro la Juve. Davanti la gerarchia è nota: Floccari e Zarate sono i titolari, poi ci sono Rocchi e Cruz e, via via, gli altri. Poco spazio per Foggia ma i nuovi potrebbero aiutarlo visto che, con un centrocampo più coperto, Ballardini può scommettere sulle tre punte.