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Ballardini furioso con l'arbitro

Ballardini, tecnico della Lazio

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TORINO - Non vince in trasferta dal 30 di agosto ma stavolta il punto rimediato sul campo di una Juve in crisi vale come un successo. Anche perché il pari di Mauri ha ridato alla Lazio quello che Saccani aveva tolto ai biancocelesti perché il pareggio era il risultato più giusto di una gara bruttissima. Ballardini incassa il nuovo torto arbitrale con signorilità anche se non può fare a meno di ribadire il clamoroso errore ai danni della sua squadra: «Il rigore non c'era, Del Piero è scivolato, peccato Saccani abbia sbagliato. Non va bene che si indirizzino le partite in questo modo. Poi siamo stati bravi a non perderci d'animo e a trovare il pareggio con Mauri». E' soddisfatto del segnale dato dalla squadra ma non dimentica di evidenziare ciò che non è andato bene: «Siamo stati attenti in fase difensiva, abbiamo concesso pochissimo ai nostri avversari, ma dovevamo essere più bravi in uscita. Certo, a Torino contro una Juve arrabbiata, subire un rigore del genere e recuperare mi fa essere contento della reazione della mia squadra. Sì, in quel frangente siamo stati bravi». Qualche rimpianto per gli ultimi minuti: «Nel finale stavamo meglio - riprende il tecnico - e abbiamo provato anche a vincere. Loro avevano giocato giovedì e mi sono sembrati un po' stanchi. i problemi a centrocampo? Baronio, Dabo e Firmani non hanno gamba per l'inserimento, fanno bene la fase difensiva e danno equilibrio ma nessuno ha capacità di inserimento». Poi apre il capitolo mercato: «Il tedesco Hitzlsperger ha forza e qualità, è il giocatore con le caratteristiche che ci mancano. L'israeliano Golasa è giovane ma molto bravo. Ora mi aspetto un difensore (Biava, ndr) e un centrocampista di qualità (Ederson, ndr)». Mancano poche ore e Ballardini si aspetta un altro sforzo della società per allontanare il baratro lontano solo due punti. Zaccheroni è deluso, si aspettava un rientro migliore dopo tanto tempo di naftalina . L'analisi del neo tecnico bianconero è molto lucida: «Ci è mancata profondità, i miei giocatori vogliono troppo il pallone tra i piedi ma ci sono state anche cose positive. Ad esempio Del Piero e Diego hanno dialogato molto giocando più vicini. ho visto una grande voglia dei ragazzi anche se c'è stata confusione. Mi accontento anche se sto studiando i problemi di questa squadra e ho bisogno di tempo». I fischi dei tifosi non sembrano molto disposti a darglielo.

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