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Lottomatica, basta amnesie

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FabrizioFabbri Scottato dal passaggio a vuoto di Bologna, arrivato dopo la convincente vittoria su Milano, Matteo Boniciolli, coach della Virtus Roma, approccia la sfida di oggi a Cremona contro la Vanoli (ore 18.15, Sky Sport 2) con la massima attenzione. «Superando domenica scorsa Caserta abbiamo sconfitto di nuovo una seconda. Ma ora ho bisogno di riscontri importanti. La classifica dice che siamo ancora undicesimi e alla fine della regular season manca sempre meno. Ecco perché ora voglio conferme e continuità». La settimana è stata soddisfacente e s'è chiusa con l'arrivo di Dragicevic. «Abbiamo lavorato bene e la qualità del sistema cresce. Eravamo ultimi nella classifica degli assist e ora invece siamo risaliti di 5-6 posizioni. Significa che c'è una predisposizione della squadra a mettere da parte ogni individualismo. Lo dimostra anche l'inserimento di Dragicevic. È un ragazzo intelligente, che sembra stia con noi da una vita, ma anche il gruppo lo ha molto aiutato». La Virtus si avvia quindi alla fase decisiva della stagione per agguantare i playoff. «Abbiamo ridotto al minimo il nostro playbook. Abbiamo non più di cinque giochi d'attacco e regole semplici e precise in difesa. Il nostro precampionato l'abbiamo svolto a campionato in corso e questa scelta era inevitabile». Rispetto alla sfuriata post-Bologna il coach è pronto a coccolare alcuni dei suoi: «Jaaber ha finalmente trovato un equilibrio nel ruolo di guardia e questa è una scelta condivisa. Gli ho detto: "Mancano punti e tu sei un realizzatore" e lui si è calato nella parte. Ora ha accanto un play di grande spessore come Vitali. Luca è intelligente e dopo un inizio in cui ci siamo dovuti capire ora siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Ha chiaro in testa che io comando e lui deve eseguire. È un regista con intuizioni di qualità, un tiro eccellente e una capacità di passare non comune». Il finale è per Crosariol: «Ha una grande disponibilità al lavoro e un intelligenza cestistica raffinata. Deve imparare a leggere le situazioni offensive ma per me vale un big come Pekovic. Solo che Pekovic sa bene cosa ha nel suo bagaglio tecnico e Andrea deve ancora scoprirne gran parte».

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