Ecco Dragicevic il «raccomandato»
«Èla mia prima volta fuori da Belgrado - dice l'ex capitano della Stella Rossa - ed essere arrivato in un club di prestigio come la Lottomatica mi inorgoglisce. Mi volevano anche Panathinaikos e Vitoria ma ho scelto Roma per le parole di Bodiroga e Pesic: mi hanno detto che avrei trovato un club di prestigio. Già in passato ero stato vicino alla Lottomatica ma solo ora la cosa s'è concretizzata». Il coach Boniciolli se lo coccola con gli occhi. «È un ragazzo intelligente - dice il tecnico - già dai primi allenamenti ha assimilato i nostri principi offensivi e difensivi. Non è il salvatore della patria perché non è la caratteristica che cercavamo visto che si inserirà in un organico già competitivo». Dragicevic, 24 anni compiuti due giorni fa, si descrive. «Ho iniziato giocando da ala piccola e con il tempo mi sono spostato nel ruolo di ala grande. Ho un buon tiro da 3 punti ma credo di potermi rendere utile anche in difesa. Sono qui per aiutare la squadra e migliorarmi. E Pesic mi ha detto che per farlo Roma era la piazza migliore. Sono arrivato in un gruppo che mi ha fatto sentire subito a mio agio. Conoscevo Vitali, ci siamo sfidati con le rispettive nazionali giovanili, e Gigli che ho affrontato quando stava nella Benetton». La parola torna a Boniciolli. «Non è sbagliato definirlo un 4 "finto". Avevamo cercato Jagla, che era un 4 tendente verso il 5. Dragicevic è un 4 che si avvicina ad un 3, perché ha tiro e sa mettere la palla a terra». Dragicevic sgombra i dubbi sul futuro. «Ho firmato fino a giugno. Ma se la società sarà contenta di me ed io mi troverò bene il futuro sarà a Roma». Chiusura per Bottai che fa il punto sul mercato. «Dovremo sfoltire ma lo faremo con criterio. Ci hanno chiesto Jaaber ed offerto sostanziosi buyout. Il presidente Toti ha rifiutato perché crede nel progetto e per rispetto del giocatore».