E' arrivata la nuova Ferrari
È arrivata prima, la nuova Ferrari. Tralasciando la presentazione «farlocca» della Mercedes, che si era limitata a mascherare con nuovi colori la vecchia Brawn Gp, la F10 di Maranello è stata la prima vettura del prossimo Mondiale a essere svelata ai media, bruciando di un giorno la McLaren, che sarà mostrata oggi a Woking. Peccato che questo risultato non frutti nessun punto in campionato, ma l'obiettivo, l'hanno ripetuto in coro tutti i presenti - da Domenicali a Montezemolo, da Alonso a Massa, dal progettista Aldo Costa al responsabile dell'aerodinamica Nikolas Tombazis - è quello di arrivare primi anche in pista, battere una concorrenza che, quest'anno, si presenta più agguerrita che mai. La cerimonia che si è tenuta nella fabbrica di Maranello ha avuto tutti i contorni del grande evento. Centinaia di giornalisti accreditati, oltre tre milioni di contatti sul sito della Ferrari che trasmetteva in diretta la manifestazione. Il motivo di tanta attesa è semplice da spiegare: dopo l'annata disastrosa appena conclusasi, gli uomini in rosso sono chiamati al riscatto. A farla da padrone sono state scaramanzia e pretattica. La macchina si chiamerà F10 per riprendere una tradizione vincente interrotta con la fallimentare F60 del 2009. E quella vista ieri sarà molto diversa dalla monoposto che effettivamente scenderà in pista per il Gp del Bahrain. Lo sviluppo è ancora in corso e parte importante avranno i test che si terranno da lunedì sul circuito di Valencia. I tecnici, obbedendo a un preciso ordine di Montezemolo, si sono guardati bene dal fornire dettagli tecnici approfonditi. In più, è stato tenuto nascosto il retrotreno della vettura, quello che ospiterà il famigerato diffusore a due piani intorno al quale è stata progettata l'intera vettura. Cosa voglia dire tutta questa prudenza resta un mistero. Si può essere allo stesso tempo pessimisti (lo sviluppo è in ritardo) o ottimisti (ci sono soluzioni particolarmente innovative da non mostrare agli avversari). La novità cromatica è l'inserimento del colore bianco su alettone anteriore e posteriore. Era accaduto già ai tempi della Marlboro e anche stavolta è stato fatto per omaggiare uno sponsor, la banca spagnola Santander. Poi è stata la volta dei discorsi di rito. La voglia di riscatto è stato il fil rouge che ha legato tutti gli interventi. Da Domenicali che ha lodato il lavoro dei tecnici e ribadito la piena fiducia nella coppia di piloti a Montezemolo che non ha risparmiato l'ennesima frecciata a Schumacher: «Non è stato di buon gusto lo spot che ha fatto su una Mercedes rossa, il rosso lasciamolo alla Ferrari, si sposa male con le altre macchine». Per poi tornare in casa propria: «Presentiamo la macchina in fabbrica perché dietro ci sono tutti gli uomini di Maranello. Nella F10 c'è tutta la fantasia e la genialità della tradizione italiana». Ci ha pensato Alonso a scaldare i cuori: ai tecnici non ha chiesto «invenzioni diaboliche ma semplicemente che la macchina sia un decimo più veloce delle altre». Infine Felipe Massa, per il quale la F10 rappresenta la macchina del ritorno in pista dopo il terribile incidente dell'Hungaroring e il suo battesimo è stato uno dei momenti più emozionanti della carriera. Piccolo contrattempo nel pomeriggio, quando la F10 sarebbe dovuta scendere in pista a Fiorano per percorrere alcuni giri per uno spot promozionale, ma la neve e il ghiaccio sul circuito hanno bloccato il programma. Tutto rimandato a Valencia. Quando, con le rivali a pochi metri, si comincerà a fare sul serio.