Baptista-Menez, destini incrociati

Uno si accorda con la Fiorentina ma domani va in campo con la Roma. L'altro s'è dato «malato» e prega in ginocchio affinché qualcuno lo riporti in Francia. Quelle di Baptista e Menez sono due storie strane di questi giorni a Trigoria. Acquistati insieme un anno e mezzo dopo il tradimento di Mutu - col senno di poi è stato meglio così - ora li accomuna la voglia di fuga. Ma nessuno è in grado di accontentare la Roma che per il momento se li tiene stretti. E, al limite, può vendere solo uno dei due. Baptista sarà titolare contro il Siena vista la «moria» di attaccanti titolari. Un paradosso se si pensa a quello che è successo ieri mattina: il suo agente Alessandro Lucci ha trovato un accordo con la Fiorentina che sta cercando un sostituto di Mutu (rieccolo!) dopo il caso-doping. I viola sono pronti a garantire al brasiliano lo stipendio che prende dalla Roma da qui a giugno e un posto in Champions, ma lo vorrebbero in prestito gratuito. Rosella Sensi ha bloccato sul nascere l'operazione: Baptista parte solo se qualcuno lo acquista. I 9 milioni più 2 di bonus versati al Real pesano sul bilancio insieme all'ingaggio. Lo stesso identico discorso vale per Menez. Dopo la partita con il Catania e la quarta sostituzione stagionale durante l'intervallo, il francese ha denunciato un infortunio alla coscia che a Trigoria non convince nessuno. Da Ranieri alla società. Il giocatore sta cercando la rottura per tornarsene in Francia, dove lo aspetta il Paris Saint Germain, la squadra della sua città. Ma i parigini, dopo aver cercato invano Pires, Boral e Thomert, hanno chiesto il prestito di Menez alla Roma ricevendo la medesima risposta data ieri alla Fiorentina. L'offerta del Psg per l'acquisto a titolo definitivo di Menez non si avvicina neanche alle richieste della Roma. Ma fino a lunedì può ancora succedere di tutto. Per il francese e per Baptista. Intanto Okaka ha superato le visite mediche con il Fulham e ieri sera è tornato nella Capitale. Ranieri lo vuole con sé domani prima di lasciarlo agli inglesi che lo hanno preso in prestito per sei mesi, con una prelazione per altri dodici mesi, pagando subito poco meno di 250mila euro. Che sommati alla cessione in prestito di Guberti e agli stipendi risparmiati di Esposito, Greco, Antunes e Della Penna fanno poco più di 2 milioni di euro. Per pareggiare i 3.1 milioni investiti per l'ingaggio di Toni manca ancora qualcosa. Dal campo: ieri Totti si è allenato dopo i compagni e può recuperare per la sfida di coppa Italia di giovedì con l'Udinese. Domani tocca a Vucinic-Baptista. Mexes confermato al fianco di Juan, Burdisso a riposo, sulla destra ballottaggio Cassetti-Motta. Un altro dubbio a centrocampo: Perrotta è affaticato, potrebbe toccare a Brighi.