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Mutu positivo al doping

Adrian Mutu

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Adrian Mutu, attaccante della Fiorentina, è risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato dopo la gara casalinga che i viola hanno vinto 2-1 contro il Bari lo scorso 10 gennaio. Il laboratorio di Roma del Coni ha rilevato la presenza di metaboliti della sibutramina, un riduttore dell'appetito. Recidivo - In carriera, Mutu è già incappato in una positività. Nel settembre del 2004, quando militava nel Chelsea, risultò positivo alla cocaina. La vicenda si concluse con il licenziamento del rumeno. Il calciatore, dopo la parentesi inglese, al termine della squalifica di 7 mesi tornò in Italia. Il club londinese ha avviato un contenzioso per ottenere un risarcimento dal suo ex tesserato.   Mutu Lascia l'allenamento - Il giocatore è stato messo al corrente della notizia durante l'allenamento della squadra. E' stato il team manager Roberto Ripa ad informarlo. Il romeno ha abbandonato il campo interrompendo la seduta di lavoro ai Campini e rifugiandosi all'interno del Franchi. Della notizia è stato messo al corrente anche il ds Pantaleo Corvino, impegnato a Milano per gli ultimi giorni di calciomercato. Incredulo il dirigente della Fiorentina che non ha commentato la vicenda. Forse solo un anno di stop - Mutu però potrebbe limitare a soli dodici mesi di squalifica l'eventuale sanzione per la sua positività alla sibutramina. A quanto si apprende l'attaccante romeno della Fiorentina - recidivo in virtù della sua positività alla cocaina nel 2004 - rischia una pena compresa tra uno e quattro anni di squalifica, tuttavia una ammissione di responsabilità potrebbe garantire all'attaccante viola un forte "sconto" da parte delle autorità sportive. Il romeno - si apprende - in questo periodo gioca con un'esenzione a scopo terapeutico, che non riguarda tuttavia la sibutramina, farmaco vietato nello sport anche in caso di necessità mediche. Il tipo di farmaco che ha provocato la positività di Mutu viene utilizzato in particolari regimi dietetici o per contrastare le controindicazioni, quali l'aumento del peso corporeo, di terapie farmacologiche a base di antidepressivi. Le sostanze che misero nei guai la Roma e Maradona - Non è la prima volta che un calciatore viene trovato positivo per uno stimolante dietetico. Il primo caso fu venti anni fa quello di Andrea Carnevale e Angelo Peruzzi, ma anche Diego Armando Maradona è caduto nella trappola dello stimolante dietetico quando nel Mondiale di Usa 94 - quello che doveva essere il mondiale del riscatto dopo la squalifica per cocaina - risultò positivo all'efedrina. I primi furono dunque Carnevale e Peruzzi. I due calciatori, allora in forza alla Roma, furono trovati positivi il primo ottobre 1990 dopo la partita Roma-Bari. Una settimana dopo le controanalisi confermarono il risultato del primo test: nell'organismo dei due giocatori furono trovate tracce di fentermina, uno stimolante che per gli atleti considerato sostanza proibita. La Disciplinare poi squalificò i due giocatori per un anno. Condannata per responsabilità indiretta anche la Roma, con 150 milioni di lire di multa. Il medico sociale giallorosso, Ernesto Alicicco, uscì poi pulito da ogni vicenda, anche giudiziaria. Dalle indagine emerse che Carnevale e Peruzzi ammisero di aver preso delle pasticche di "Lipopill" (medicinale che contiene appunto anche della fentermina) per smaltire gli effetti di una cena abbondante alla quale avrebbero partecipato dopo la partita di Coppa Uefa con il Benfica del 19 settembre. La squalifica venne estesa anche in ambito Uefa. Il 30 ottobre la Caf respinse i ricorsi confermando la squalifica. Una settimana dopo uscirono le motivazioni: a indirizzare la Caf verso la non accettazione dell'assenza della tesi del dolo sostenuta dai difensori dei giocatori e verso conferma della prima sanzione la "bugia" della pillola, presa per ovviare ad una "mangiata" troppo abbondante, e le contraddizioni dei due protagonisti, che fornirono diverse versioni sui tempi di assunzione del prodotto. Chiusp l'iter della giustizia sportiva il 30 gennaio 1991 si aprì quella della giustizia ordinaria. La Procura della Repubblica di Roma affidò al sostituto procuratore Silverio Piro un'indagine penale in seguito ad un esposto denuncia presentato dal sostituto procuratore di Bari, essendo l'assunzione di fentermina soggetta alla disciplina della legge sugli stupefacenti. Prima del rientro a Carnevale e Peruzzi il 6 agosto la Lega concesse una deroga per giocare alcune amichevoli.  Il cocktail di stimolanti a base di efedrina che Maradona aveva assunto ai Mondiali di Usa '94 costò al "pibe de oro" altri 15 mesi di squalifica, dopo gli altrettanti scontati per la positività alla cocaina dell'argentino nel marzo del 1991.  

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