Sul carro dei vincitori c'è qualcuno che si sente stretto e scenderebbe volentieri
Mentrela Roma viaggia a gonfie vele - sedici risultati utili consecutivi tra campionato e coppe - i vari Menez, Baptista, Motta e Cicinho continuano ad avere propositi di fuga. Ma con il mercato ormai agli sgoccioli iniziano a perdere le speranze. Menez è il caso più emblematico. Vorrebbe andarsene, preferibilmente tornare in Francia, ma è ostaggio del suo stipendio e del prezzo pagato dalla Roma un anno e mezzo fa per il suo cartellino: 10 milioni e mezzo. Da quando è in Italia Menez ha giocato 54 partite ufficiali, quasi tutte da comparsa. Appena 6 volte è rimasto in campo per 90 minuti, con Ranieri è successo solo nella gara con il Fulham a Londra. E martedì sera è arrivata la quarta sostituzione stagionale nell'intervallo. L'unica squadra che ha contattato la Roma per avere il francese è il Paris Saint Germain. Lo vorrebbe in prestito, mentre la società giallorossa per ragioni di bilancio può solo vendere il giocatore, a cifre vicine ai 10 milioni sborsati due estati fa. Impossibile impostare qualsiasi discorso con il Psg, ma «ci sono varie trattative in corso - assicura il procuratore Bernes - non solo con lo Zenit, anche con dei club spagnoli (uno è il Siviglia, ndr), spero che si concretizzino prima della chiusura del mercato. Credo che alla fine partirà». Crede. Perché alla Roma di offerte concrete non ne sono arrivate. Ne è arrivata una dal Manchester City per Motta ma l'affare è stato bloccato da Ranieri che ora non vuole privarsi del terzino dopo averlo praticamente scaricato venerdì scorso in conferenza. Il procuratore Bozzo ha lavorato per tre giorni in Inghilterra e a un passo dalla firma per il prestito ha ricevuto una chiamata dalla Roma. Motta, informato telefonicamente da Bozzo nel pomeriggio, non l'ha presa bene e adesso si aspetta di avere più spazio da Ranieri. In Inghilterra è rimasto il manager di Okaka: oggi dovrebbe arrivare una risposta definitiva dal Fulham, pronto a prenderlo in prestito. L'Udinese resta alla finestra. Cicinho non ha offerte, nessuna nuova da Milano su Baptista. L'Inter, che prenderebbe volentieri Brighi e Perrotta, è concentrata su Ledesma, ma ieri Mourinho ha riconosciuto che il brasiliano della Roma «può fare tanti ruoli». Fino all'ultimo giorno di mercato sia il club giallorosso che il giocatore sono pronti a rimettersi seduti al tavolo con i nerazzurri. L'affare può riprendere solo con i termini discussi nelle settimane scorse: scambio a titolo definitivo Baptista-Burdisso, più conguaglio a favore della Roma. Che intanto ieri si è liberata dell'ingaggio per i prossimi cinque mesi di Esposito, circa 600mila euro lordi: l'esterno ha firmato per il Grosseto e ha detto addio alla Capitale, visto che il suo contratto scade nel 2010. In Toscana poteva finire anche Artur ma il portiere dovrebbe restare. Il Bari si è rassegnato su Cerci, che non trova l'accordo per il rinnovo con la Roma, mentre sembra tramontata la trattativa con l'Atletico Paranaense per Azevedo. Ranieri se ne farà una ragione aspettando Simplicio a giugno. «Ha preso un impegno con la Roma - conferma il ds del Palermo Sabatini - a giugno andrà nella Capitale».