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L'alternativa a Ballardini è il presidente

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Per quanto riguarda me, che lo scrivo fin dalla prima volta in cui vidi come faceva giocare la Lazio, non ce n'era alcun bisogno. Ma il pareggiaccio col Chievo ha se non altro avuto il merito di far finalmente capire a tutti gli altri laziali (meno uno, quello che purtroppo decide) che, se non lo cacciano, Ballardini ci porterà inevitabilmente il Serie B. Le nefandezze di cui s'è reso colpevole domenica sono state tali e tante da farmi pensare che l'entusiasmo con il quale alcuni critici di provata fede romanista accolsero il suo arrivo sulla panchina laziale tutto fosse tranne che il frutto dell'incompetenza... Anche se personalmente non sono uno di quei laziali che farebbero un dramma della retrocessione (la S.S. Lazio non è la sua sezione Calcio, e la S.S. Lazio è per sua intrinseca natura nella Serie A dello Sport), ritengo dunque indilazionabile la sostituzione di Ballardini con un altro allenatore. Già, ma con chi? Se almeno una volta nella sua vita Lotito si fosse mosso per tempo avremmo avuto solo l'imbarazzo della scelta. Invece, uno a uno, tutti i possibili sostituti sono finiti altrove causa un campionato davvero turbolento, e con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, perché molte squadre che sembravano defunte stanno dando segni di grande vitalità proprio grazie al cambio di allenatore mentre gli unici ormai stecchiti dal rigor mortis come baccalà siamo proprio noi. Anche il mio candidato, Zeman, sembra ormai avviato verso la panchina del Livorno, fresca orba del dimissionario Cosmi (un romanista di meno...), per cui sul mercato non resta praticamente niente. Ci sarebbe Zoff, certo, ma non credo proprio che Lotito sia pronto a realizzare a Formello quel campo da golf con minimo 9 buche che permetterebbe al vecchio Dino di allenare la Lazio senza rinunciare alla sua unica, vera passione attuale. Camolese? Come potrebbe un eroe del «meno 9» convivere con l'eroe del «meno soldi»? Né – pietà! – oso pensare che a qualcuno venga in mente di ripescare un Sonetti, un Maifredi o ferrivecchi del genere... A pensarci bene, perciò, credo che l'alternativa a Ballardini possa essere una sola (a scanso di equivoci e querele preciso che intendo dire «sola» con la «o» chiusa e non con la «ò» aperta): Claudio Lotito. Non ridete. Non fatevi influenzare dai pregiudizi. Lotito ha infiniti vantaggi: è più intelligente di tutto il resto del mondo messo assieme; alla Lazio comanda solo lui; la squadra l'ha plasmata di persona, dunque conosce pregi e difetti di ognuno; non potrebbe litigare né col presidente né con Tare; potrebbe protestare in latino con gli arbitri; e, last but not least, non costerebbe una lira. Male che vada, d'altronde, peggio di Ballardini non può sicuramente fare.

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