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Flavia non infrange il tabù

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Flavia Pennetta

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MELBOURNE - Dopo una giornata, quella di martedì, che nel computo delle vittorie e delle sconfitte dei nostri tennisti era stata la fotografia fin troppo spietata, di una situazione che dura ornai da qualche anno, siamo costretti a ridimensionare gli entusiasmi in attesa che si ristabilisca, si spera a un livello accettabile, un po' di equilibrio. Ieri mattina Tathiana Garbin, battendo in due set la russa Vesnina, n. 28 nella classifica mondiale, non aveva soltanto ottenuto un risultato di prestigio ma aveva anche completato un bilancio di 1° turno che riferiva di sei vittorie su sei partite per le nostre giocatrici, di cinque sconfitte su altrettanti incontri per i nostri giocatori. Tathiana forniva anche una propria spiegazione dicendo che quasi tutte le italiane si allenano all'estero (preferibilmente in Spagna) e hanno assorbito una mentalità meno provinciale riuscendo a tradurla in buoni risultati. Purtroppo non abbiamo fatto a tempo a festeggiare il bilancio rosa del nostro tennis che Flavia Pennetta era chiamata a un test di enorme difficoltà perché l'attendeva, sul campo intitolato a Margaret Court (24 titoli dello Slam!) l'ultimo prodotto del tennis belga che aggiungerà presto ai nomi di Henin e Clijsters, quello di Yanina Wickmayer. Considerando che la Wickmayer aveva già incontrato la Pennetta due volte senza perderci un solo set, non credo si possa parlare di sorpresa per questa nuova sconfitta (7-6, 6-1) subita dalla nostra giocatrice ma non posso nemmeno nascondere che era legittimo attenderci di più. In un primo set giocato maluccio da tutt'e due, Flavia è stata sempre costretta a inseguire. Il secondo set non ha avuto storia. Flavia se la cavava, in conferenza stampa, dicendo: «Lei ha giocato meglio, io ho giocato male». Vorrei tanto sbagliarmi ma non sono sicuro che alla fine di questa stagione la Pennetta riuscirà a mantenere la posizione raggiunta alla fine dell'anno scorso anche perché alle spalle premono, oltre alla Wickmayer, che ha appena 20 anni, altre giovani e ambiziose clienti. La deludente prestazione della Pennetta era parzialmente compensata dalle vittorie di Sara Errani e di Robertina Vinci per cui la valanga rosa, anche se ha perso il pezzo più importante, guadagna posizioni nel tabellone. La Errani ha battuto più nettamente nel punteggio che nel gioco la russa Makarova. Al prossimo turno troverà la Wickmayer, contro la quale ha perso l'anno scorso a Flushing Meadows. La Vinci, contro la statunitense Vania King, è venuta fuori bene da un complicatissimo tie-break (9 punti a 7) che la ha dato il primo set, quindi ha controllato on sicurezza il secondo. Ora la attende la Kirilenko. Al volo il torneo dei favoriti. Nadal ha liquidato con un periodico basso (triplo 6-2) lo slovacco Lacko. Ugualmengte in tre set hanno vinto Roddick sul brasiliano Bellucci e Murray sul francese Gicquel mentre l'argentino Del Potro si è salvato battendo Blake per 10-8 al quinto set. È un delitto concentrare in poche righe la migliore partita del torneo, quella che ci ha restituito una campionessa come Justine Henin che ha battuta la Dementieva, 5ª testa di serie, in due set che hanno richiesto 2h 51' di grande tennis e di tante emozioni.

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