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Mancini alla conquista di Manchester

Roberto Mancini del Manchester City durante il derby con il Manchester United, allenato da Alex Ferguson, sullo sfondo

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Con un super Tevez il City vola: al suo debutto nel derby di Manchester Roberto Mancini ottiene la quinta vittoria in sei gare, prenotando la finale di Coppa di Lega. E ora anche Sir Alex Ferguson si deve rassegnare all'idea di avere nei cugini bistrattati degli avversari all'altezza in grado di sottrarre al suo United il primato non solo cittadino ma anche nazionale. Come puntualmente sottolineato dal Times: «Sono notti come queste che trasmettono la convinzione che Manchester United e Manchester City, distanti anni luce fino a poco tempo fa, siano nella traiettoria per incrociare i loro futuri». Super-Tevez: doppietta  - Una vittoria in rimonta, quella dei citizens, che vale oltre il semplice vantaggio in vista della gara di ritorno (mercoledì 27 gennaio), destinata a pesare sul futuro di entrambi i club. E decisa proprio da quel Carlos Tevez, in estate frettolosamente scaricato da Ferguson, definito dal suo ex compagno Gary Neville «sopravvalutato» ma già 17 volte (12 in Premier League)a segno in questa stagione. E protagonista assoluto con la sua doppietta di una «notte memorabile che segna la rinascita del City sotto la proprietà dello sceicco Mansour e la gestione tecnica di Mancini», suggella il Times. «Forse è ancora presto per stabilire se il City sia una squadra trasformata ma Tevez sta attraversando un periodo eccezionale», si accoda il Guardian. In finale da favoriti - Un successo prezioso per il City che assicura a Mancini la passione del popolo di Eastlands. Il ricordo di Mark Hughes è sempre più lontano, in un mese l'ex tecnico dell'Inter ha conquistato la Manchester azzurra. «Ma è stata la squadra ha disputare una grande partita - spiega con modestia l'interessato -. Abbiamo subito il primo gol ma poi abbiamo avuto una grande reazione, e soprattutto nella ripresa abbiamo giocato molto bene. Lo United ha avuto le sue possibilità ma abbiamo retto con ordine. La finale? Ora siamo noi i favoriti anche se restano ancora 90' da giocare». Mancini spavaldo e contento - Una cinquina di vittorie in quattro settimane, cancellata la sconfitta dell'ultimo fine settimana sul campo dell'Everton, Mancini era atteso al varco nel suo primo vero appuntamento di cartello. E lo ha superato brillantemente, al termine di un derby vibrante, intenso, combattuto fino al termine. E ora anche i più scettici cominciano a pensare che il digiuno di successi che il City soffre dal 1976 sia destinato ad interrompersi presto. «Chissà la contentezza di Mancini dopo tutte le sue dichiarazioni spavalde sul fatto che il City diventerà presto il primo club di Manchester», commenta il Daily Mail. Carlito festeggia, Neville gli mostra il dito medio - Ma nella notte del City non è mancato uno strascico polemico per la reazione di Neville all'esultanza di Tevez, che ha festeggiato entrambi i gol con le mani mani dietro alle orecchie e l'inequivocabile invito al silenzio rivolto ai suoi critici. Gesti ai quali il suo ex compagno, ieri in panchina, ha risposto mostrandogli il dito medio. E ora per quella reazione Neville rischia una probabile squalifica da parte della Fa. Un incidente che non toglie nulla alla felicità dell'attaccante argentino che ha atteso sette mesi per regalarsi la vendetta più dolce. «È stata davvero una gara speciale per me - ha spiegato Tevez -, i miei gol sono tutti per i tifosi del City». Lo United è ormai solo il passato, a Manchester si stanno riscrivendo le gerarchie calcistiche.  

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