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Juve-Roma sfida mondiale

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Francesco Totti e Alessandro Del Piero

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Juve-Roma come ai vecchi tempi. Una partita che torna a valere anche per la classifica e riscopre i sapori dimenticati delle sfide del passato, quando Roma e Juve si disputavano la vetta del campionato. Ora lassù ci sono le due milanese impegnate a darsele di santa ragione in attesa della sfida di domenica che potrebbe decidere molto su chi sarà la prima a tagliare il traguardo a maggio e portar via l'ennesimo tricolore. Ma sabato all'Olimpico di Torino Juve e Roma proveranno a stabilire invece quale sarà la candidata a fare da terzo incomodo nella sfida al vertice aspettando un errore, non impossibile, delle milanesi in fuga.   Una partita piena di significati con Ranieri che torna nella casa dalla quale fu cacciato poco più di otto mesi fa. E ci torna da conquistatore dopo aver appena scavalcato la sua «ex» Juve, con una Roma col vento in poppa e mille motivi per avere il dente avvelenato per il trattamento ricevuto. Discorso simile per quel Montali che a Roma sembra aver ritrovato la quadratura del cerchio dopo le buone cose fatte nel volley, ma che invece a Torino non era stato «capito»: o forse messo nelle condizioni di lavorare al meglio. E sarà anche una sfida dal sapore mondiale con otto campioni del mondo in campo (più gli infortunati Iaquinta e Camoranesi) e un numero ancora imprecisato di candidati all'avventura in Sud Africa. Così, proprio i ballottaggi per una maglia azzurra ai prossimi mondiali di calcio, sono l'altra chiave di lettura di questa sfida che il ct Marcello Lippi non può perdere. Il primo, inevitabilmente, riguarda proprio i due capitani Totti e Del Piero attesi protagonisti. Netto il vantaggio del giallorosso che Lippi già in Germania portò con sè contro tutto e tutti. Si deciderà solo in extremis, ma se Totti sarà in condizione difficilmente il tecnico azzurro deciderà di fare a meno di lui. Per Del Piero la situazione è più complicata: gioca poco in una Juve che sembra averlo dimenticato e rispolverato solo perché in emergenza totale. Sballottato, deluso, ha il dente avvelenato con l'universo mondo e proprio contro la Roma cerca la consacrazione per dimostrare di poter ancora meritare un mondiale. Il ballottaggio continua qualche metro più avanti con Toni e Amauri che potrebbero disputarsi una delle maglie libere che Lippi affiderà a un «attaccante di peso». Amauri era dato per certo, ma l'attesa legata solo all'arrivo del famigerato passaporto italiano (probabilmente non prima del 5 marzo utile comunque per l'ultima amichevole azzurra), è stata fin troppo lunga e in questo periodo il centravanti bianconero non sembra più quello che aveva spinto Lippi a intraprendere le strade della burocrazia per portarlo in Sud Africa. Possibile quindi che le certezze del brasiliano possano essere minate. Da chi? Sicuramente da un Toni tornato dalla Germania con una carica agonistica, una condizione e una voglia che potrebbero fare la differenza. Dipenderà molto dai prossimi mesi in giallorosso nei quali Toni sa benissimo di giocarsi tutte le carte per andare al suo ultimo mondiale: non impossibile. E i ballottaggi tra Juve e Roma per una maglia azzurra non sono finiti, perché Perrotta potrebbe essere confermato proprio qualora Camoranesi non dovesse riuscire a tornare al top: o comunque, non essendo in diretta concorrenza, la sua assenza aprirebbe un varco proprio a lui. Porta nella quale proveranno ad infilarsi anche gli outsider: tipo Brighi e Marchisio, due che in Sud Africa potrebbero anche tornare utili.  

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