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Obiettivo Champions

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Daniele De Rossi in Catania-Roma

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È un'altra Roma rispetto a inizio stagione. Nei numeri e nel gioco. Una Roma da Champions che può ambire al terzo posto e non deve guardare oltre. Daniele De Rossi, premiato in Campidoglio dal sindaco Alemanno come «atleta dell'anno 2009» e in serata vincitore dell'«oscar» tra gli italiani del 2009, prova a far ragionare una piazza di nuovo entusiasta. Forse troppo. La Roma può ambire allo scudetto? «Ora giochiamo per vincere tutte le partite. Se ci riusciamo magari arriviamo allo scudetto. Però non è il nostro obiettivo. Sarebbe un po' utopistico, siamo troppo lontani, ma anche attrezzati per rimanere lì in vetta». Qual'è il reale traguardo? «Dobbiamo arrivare tra le prime quattro, è quello il posto che ci compete. Anche l'anno scorso abbiamo battutto il Genoa 3-0 all'Olimpico e dopo quella partita parlavamo di secondo posto, qualcuno anche di primo. Ci abbiamo messo un attimo a fare il "botto". Noi dobbiamo entrare in Champions, se arriviamo terzi è meglio. Siamo carichi ovviamente, anche per Torino. Come lo eravamo contro il Genoa e con il Chievo prima. Questa è la forza delle grandi squadre». Domenisca scorsa è arrivata una granda vittoria. «Sì, abbiamo scavalcato tante squadre in classifica ed è una cosa importante. Una bella Roma, con un altro spirito». Deluso per la panchina? «Si soffre, è peggio che stare in tribuna. Non sai mai se entri, se non entri, se potresti entrare... Queste non sono decisioni che prendo io. Ho dato la disponibilità a Ranieri per giocare cinque o novanta minuti. Giustamente lui ha fatto le sue valutazioni. C'è gente che si allena con grande impegno e bisogna rispettare tutti». Vi sentite superiori alla Juventus? «Stiamo attraversando un momento più positivo rispetto a loro. Ma lo scontro diretto è pericoloso». Dall'inizio di campionato vi siete trasformati. «Ci stiamo risollevando. Così come era colpa di tutti quando le cose non andavano bene, adesso è merito di tutti che le cose stanno girando nel verso giusto». Toni l'ha stupita? «Era tanto che cercavamo un bomber così, ci ha dato un'opportunità in più. Baptista ha le sue caratteristiche ma le sviluppa in modo diverso». Ora si parla di tridente Totti-Toni-Vucinic, vi farebbe correre il doppio? «Con tre attaccanti ci abbiamo sempre giocato. Una volta con Baptista, una con Menez. Non ci sono problemi». Parola a Ranieri.

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