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L'Italtennis è solo "donna"

Francesca Schiavone

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MELBOURNE A mia memoria nove tennisti italiani in campo nella stessa giornata in uno Slam costituiscono un primato che contemporaneamente sottolinea una caratteristica e un problema del nostro tennis. Si tratta di riuscire a tradurre in qualità la quantità, considerando che nel 2009 solo negli Usa si sono giocati più tornei che in Italia mettendo insieme le diverse categorie (dagli Slam ai challenger) in cui è organizzato il tennis professionistico. Detto questo non fa piacere che l'ottavo giocatore francese batta in tre set, com'è avvenuto ieri, quello che un anno fa era il nostro numero uno e tutti gli azzurri siano già fuori dopo il primo turno. Per fortuna ci tengono a galla le donne. Facendo lo stesso tipo di confronto utilizzato per gli uomini, ci fa piacere, ad esempio, che la nostra quinta giocatrice (Robertina Vinci) abbia battuta la terza giocatrice tedesca (Groenefeld). Con tutti questi italiani in campo sono costretto a trascurare in queste prime giornate quelli che alla fine saranno i grandi protagonisti del torneo. Ieri ad esempio ha esordito Federer, al quale farebbe piacere tornare a vincere un torneo che in passato lo ha visto vincitore tre volte ma che gli ha procurato amarezze nelle ultime due stagioni. Ieri ha concesso più del previsto al russo Andreev, che gli ha strappato un set ed ha sciupato tre set-point nel terzo prima di arrendersi nel quarto. Già che ci sono registro l'autorità con la quale si sta facendo notare Davydenko, probabilmente da me trascurato quando ho ristretto a cinque i possibili vincitori del singolare maschile.   Italiani, dunque. Mentre Fognini non è stato mai in partita contro Taylor Dent, Seppi ha perso in 5 set contro il gigante americano John Isner. Persi i primi due Seppi è stato bravo a recuperare ma ha perso male un servizio all'inizio del quinto e ha giocato ancor peggio un comodo passante di rovescio che lo avrebbe rimesso in corsa. Seppi avrebbe dovuto affrontare lo spagnolo Ferrer e sicuramente è stato avvantaggiato quando, dopo il forfait del francese Simon, hanno modificato il tabellone. Il problema è che Seppi dovrebbe avere una classifica migliore ed essere tra le teste di serie, che sono ormai 32, un numero abbastanza ampio per accogliere il primo italiano. Se Seppi ha comunque lottato a lungo, non posso dire altrettanto per Bolelli che dopo aver perso al tie-break i primi due set ha praticamente rinunciato a lottare nel terzo contro un avversario, il francese Gicquel, che ha metà del suo talento. Si è comportato dignitosamente Paolo Lorenzi, che a 28 anni ha fatto il suo esordio in uno Slam. Ha perso in tre set contro il cipriota Baghdatis che si trova bene da queste parti se si ricorda che quattro anni fa arrivò in finale. A rovinare definitivamente la giornata la sconfitta di Starace contro il francese Robert. Per fortuna ci sono le nostre ragazze. Dopo la Pennetta ieri hanno passato il turno Schiavone, Vinci ed Errani che al loro livello sono sicurezze.

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