"Mai pensato alle dimissioni"
BERGAMO - Ballardini nega l'evidenza, si nasconde dietro a un dito, respinge le responsabilità per l'ennesima sconfitta maturata in campionato e allontana la possibilità di rimettere l'incarico nelle mani del presidente. «Non ho mai pensato a dimettermi - afferma nella sala stampa dello stadio orobico - l'impegno della squadra non è mai venuto meno, nonostante le innumerevoli difficoltà che ha dovuto affrontare. Io valuto in maniera positiva il grande senso di responsabilità del gruppo». La classifica torna a far paura, lo scontro salvezza col Chievo, fra sei giorni, sarà un crocevia fondamentale. Prima bisognerà affrontare il quarto di finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. «Il doppio impegno, considerando la rosa attuale, è davvero molto pesante - confessa il tecnico di Ravenna - non si dovrebbe giocare anche il giovedì sera quando si scende in campo la domenica. È difficile essere brillanti in campionato quando si è giocato 72 ore prima in Coppa Italia». Una problematica del tutto nuova per l'allenatore Ballardini, che, prima di sedersi sulla panchina biancoceleste, aveva allenato a San Benedetto del Tronto, Pescara, Cagliari e Palermo. Se i presupposti son questi, anche domenica contro il Chievo ci sarà di che preoccuparsi. L'allenatore laziale, al di là dell'approccio iniziale - due gol subìti nei primi otto minuti - ha visto una buona squadra. «Noi non abbiamo avuto quel furore che dovevamo mettere in campo contro l'Atalanta - sottolinea Ballardini - nei primi 15 minuti la Lazio non è stata in campo, poi, dopo l'approccio sbagliato, la squadra si è mossa bene sul terreno di gioco. Nonostante la partita fosse già chiusa dopo 35 minuti, i ragazzi hanno messo in campo grande impegno. L'approccio sbagliato alla partita ci dovrà servire da lezione per il futuro. Quando si viene a giocare contro queste squadre, se non si ha l'umiltà e l'atteggiamento giusto, può capitare di prendere tre gol». La Lazio resta a 4 punti dalla serie B, ma c'è ancora da giocare la partita Bologna-Atalanta che potrebbe addirittura ridurre il divario che separa i biancocelesti dal baratro. «Abbiamo una classifica che dobbiamo mettere a posto anche con qualche giocatore che dobbiamo prendere - conclude l'allenatore - vogliamo fare bene sia in coppa che in campionato. Le difficoltà sono tante e per superarle serve un atteggiamento diverso e forse qualche altro rinforzo. Questa Lazio, rinforzata, è una buona squadra. Va migliorata per essere competitiva nel doppio impegno».