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«Juventus? Nessuna rivincita»

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Ilritorno tra le prime quattro, il sorpasso sulla Juve, il quattordicesimo risultato utile consecutivo. Ma Ranieri vola basso: «Il campionato è ancora lungo e noi non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo continuare a spingere e non fare troppi voli con la testa perché quando uno pensa di essere arrivato è il momento in cui scende dal cavallo». Una mano alla Roma è arrivata anche dagli altri campi: «Non mi interessano, mi importa solo di noi. Stiamo maturando, ma gli esami non finiscono mai». Prossimo esame, appunto, la Juve: «Proprio perché conosco l'ambiente (ride), credo che sabato ci sarà ancora Ferrara. Chi pensava, al mio arrivo, che la Roma avesse potuto superare la Juve non era matto, ma lungimirante. So che a Torino ho lavorato benissimo e non devo prendermi nessuna rivincita: ora sono nella mia squarda del cuore». Su Toni: «È l'attaccante che ci serviva. Si è sbloccato e sono contento della sua prestazione, ma soprattutto sono soddisfatto di come si sta allenando la squadra. Toni, Vucinic e Totti insieme? È un bel dilemma, ma credo che una delle qualità di un allenatore sia il far sognare e successivamente il cercare di tradurre i sogni in realtà. Con che modulo abbiamo giocato? Non lo so neanche io, è stato un rombo srombato». Perrotta, capitano (e goleador) di giornata, elogia il collettivo: «Siamo un gruppo eccezionale». Vucinic si sofferma sull'aspetto più importante della metamorfosi ranieriana: «Siamo diventati più pratici». M.D.S.

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