«Milan, il derby viene dopo»
MILANOLeonardo vuole procedere partita dopo partita. E assicura di pensare solo alla sfida di oggi contro il Siena. Non al derby di domenica prossima, né alla diatriba con l'Inter, infuriata per la scelta della Lega di cambiare i calendari di coppa Italia e recuperi di campionato che finisce per snellire gli impegni del Milan a gennaio. In tutta onestà, il brasiliano ammette che la decisione della Lega calcio fa comodo alla sua squadra. «Non posso negare che sia una cosa positiva» evitare il quarto di finale di coppa Italia con l'Udinese tre giorni prima del big match con l'Inter, «altrimenti avremmo dovuto darci una programmazione diversa». Da dirigente, mesi fa, il tema lo avrebbe riguardato direttamente. Ma ora siede in panchina e, sorride, «con tutto quello a cui devo pensare non voglio distrarmi con nulla». Per Leonardo sin qui il Milan ha avuto il merito di affrontare un impegno per volta, «come si è visto anche mercoledì in coppa Italia contro il Novara. E ora siamo concentrati sul Siena, perchè tutte le partite valgono gli stessi tre punti». Tanti ne hanno raccolti in trasferta i toscani (fanalino di coda), ma quanto possano essere insidiosi lo ha sperimentato proprio l'Inter una settimana fa al Meazza. La scorsa stagione i rossoneri hanno perso quattro punti nelle prime quattro giornate di ritorno e sono andati ko con l'Inter alla quinta. Questa volta è obbligatorio arrivare al derby con una vittoria alle spalle, per giocarsi in 90' le chance di assottigliare gli attuali otto punti di distanza. Pur essendo gli unici a reggere il passo dei nerazzurri, a Milanello nessuno parla di scudetto. È un bluff? «Non ci siamo dimenticati cosa è successo negli ultimi sei mesi, ma ora questa squadra è felice, vuole sempre dimostrare qualcosa», assicura Leonardo che in settimana ha visto i suoi «concentrati ogni piccolo aspetto dell'allenamento» e ha verificato come il presidente Silvio Berlusconi sia «felice per come interpretiamo il calcio: vuole che continuiamo con questo spirito». «Più attacchi più hai chance di vincere», è la tesi del tecnico che non pensa certo a snaturare il modulo. E il prato del Meazza appena rizollato dovrebbe favorire la manovra con palla a terra. Ma proprio là davanti il Milan ha qualche problema per domani. Un po' affaticato, Borriello potrebbe sedersi in panchina, e Leonardo medita di avanzare Beckham, in un tridente con Ronaldinho e uno fra Inzaghi e Huntelaar. Al posto dello squalificato Ambrosini, Flamini potrebbe affiancare Gattuso in mediana.