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«Io e Totti? Punti di vista diversi»

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Nelfrattempo si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Ai microfoni di Sky, Luciano Spalletti parla dei rapporti con Totti e del mancato arrivo di Toni durante la sua gestione a Trigoria. Tornasse indietro, rifarebbe tutto? «Sì, non bisogna mai rimpiangere quello che si vive. E penso sia stato corretto anche vedendo i risultati della Roma». C'erano problemi tra lei e Totti? «Chi viene a Roma sa che deve saper gestire delle situazioni che riguardano sempre Francesco, perché lo mettono soesso in mezzo. Io con lui ho avuto dei confronti ed è giusto così, i ruoli vogliono anche questo, però tutti e due avevamo volevamo il bene della Roma, lui in un modo e io in un altro. Ci sta aver avuto un paio di punti di vista e idee diverse però vengono naturalmente amplificate. Il ricordo è quello di una complicità, di un'amicizia importantissima con lui, con De Rossi, ma soprattutto anche con gli altri che vengono citati di meno, tipo Perrotta, Taddei, Tonetto, Cassett e Pizarro». Porterebbe qualcuno di loro allo Zenit? «Sì, diversi, però la Roma è meglio non andarla a disturbare. Mi auguro che prosegua su questi livelli e di trovarla nella prossima Champions. Ma non da avversario: mi dispiacerebbe enormemente». È vero che non voleva Toni alla Roma? «No, questo non è vero, perché era sul mercato e basterebbe parlare con il suo procuratore. Mi sembra di aver partecipato anche ora alla possibilità di portarlo a giocare nella Capitale. Totti ha detto un'altra cosa a tal proposito: che gli chiessi di non occuparsi di mercato. Può anche essere successo». È vero che poteva andare alla Juventus? «No, perché io dal loro non sono mai stato cercato durante il periodo estivo». E la Nazionale? «Non ho mai parlato con i dirigenti azzurri. Quello di ct è sicuramente un ruolo ambito da molti. Se me l'avessero chiesto avrei senz'altro approfondito, però non ho mai sentito dire ufficialmente a Lippi che lascerà. Mi auguro che si ricreda perché è veramente la persona adatta per condurre la Nazionale».

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