La scorciatois di Bernie
MADONNA DI CAMPIGLIO - Provocatore, ritardatario - i cronisti per lui rinunciano alla cena -, ironico.Bernie Ecclestone è sempre lo stesso. E gli bastano dieci minuti al «Wrooom 2010» di Madonna di Campiglio per rubare la scena a tutti, compresa la Ferrari che con Ducati promuove l'evento. Il patron del Circus lo fa lanciando l'ultima rivoluzionaria idea che, secondo lui, potrebbe rendere i Gran Premi più appassionanti: la «scorciatoia». Ecclestone, cosa intende con precisione? «Secondo me le nuove regole non bastano per favorire i sorpassi. Quindi penso che in ogni pista si potrebbe creare una parte in cui i piloti possano guadagnare terreno sugli altri, da poter usare cinque volte a Gran Premio». Una sorta di taglio della chicane? «Sì, così anche i telecronisti avrebbero qualcosa di cui parlare. Del tipo: "A quel pilota restano solo due scorciatoie"». Qualche altra proposta? «Credo che attualmente i freni siano troppo efficienti. Sarei capace anch'io di frenare al limite. Negli anni '60 tutti i sorpassi avvenivano in staccata, adesso non è più così. E poi c'è troppa affidabilità, arrivano tutti al traguardo e questo diminuisce le emozioni». Dopo la scorciatoia si potrebbe pensare ai trabocchetti... E come giudica il nuovo sistema dei punti? «Io avrei creato un gap più grande tra il primo e il secondo, e cercherei anche di premiare in qualche modo il sorpasso. Ma ora è tardi per tornare indietro». In ogni caso il Mondiale che verrà riserverà tante emozioni. Il ritorno di Schumi, Alonso alla Ferrari... «Beh, non capitava dai primi anni '90 che fossero in gara quattro campioni del mondo (all'epoca furono Senna, Piquet, Prost e Mansell, ndr), e mi stupirei se questo campionato non fosse il più bello degli ultimi anni. Ci saranno duri confronti tra le squadre e all'interno degli stessi team». Un pronostico? «Troppo difficile, quest'anno non mi sbilancio». Crede ancora che almeno due dei nuovi team non concluderanno il Mondiale? «Sì. Se parli con loro ti dicono che va tutto bene, ma io sono sicuro che non è così». Eppure avete tagliato i budget, dovrebbe essere più facile entrare in Formula Uno. «Sì, ma c'è una cosa che si chiama crisi economica mondiale. Non so se lei ne ha sentito parlare». La Ferrari vorrebbe risolvere il problema con la terza macchina. «Beh, non sarebbe male che i grandi team prestassero una monoposto alle due squadre in difficoltà...». Parliamo del futuro. Quante possibilità ci sono di vedere la Formula Uno a Roma? «Non è una questione di possibilità. Io spero che accada. C'è un accordo, si tratta solo di rispettarlo». Grazie, mister Ecclestone. «Le manderò il conto a casa».