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Lippi alza i "Toni"

Marcello Lippi

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Abbronzato e di buon umore: il cittì dell'Italia campione del mondo Marcello Lippi si presenta all'Hilton di Fiumicino per incontrare arbitri, dirigenti, allenatori e capitani della squadre professionistiche. I temi sono tanti, dalla crisi della Juve al ritorno di Luca Toni nel campionato italiano, fino alla lista dei 23 «azzurrabili» per il Mondiale in Sudafrica. «A giugno spero di avere a disposizione 35 giocatori in forma strepitosa - ammette Lippi - ma è bene ricordare a tutti che nella lista potrò inserirne soltanto ventitre. Quindi almeno in 12 resteranno a casa». Il tecnico viareggino tiene tutti sotto osservazione, anche quelli della vecchi guardia come Toni e Nesta. «Sono rimasto positivamente sorpreso dalla prestazione di Toni contro il Chievo - confessa il ct - erano almeno sei mesi che non giocava, ha dimostrato un'ottima condizione fisica: non pensavo riuscisse a fare una prestazione del genere. Nesta lo sento spesso, l'ho sempre sentito in tutti questi anni. Sta facendo bene lui ma anche Ambrosini, Perrotta, Borriello: sono felice se ho tanti giocatori tra cui scegliere, e sbaglia chi pensa che questo mi metta in difficoltà. Nesta darebbe un dito per la nazionale? In realtà ha già dato un legamento - infortunio al ginocchio nel Mondiale del 1998 n.d.r. - e un tendine alla playstation». Lippi è motivatissimo, sogna di centrare un bis storico che farebbe rivivere le memorabili gesta di Vittorio Pozzo e non vuole pensare al dopo Mondiale. «Ora ho tanta voglia di fare cose belle in Sudafrica, e vi assicuro che l'Italia può riuscirci, che non ho tempo di pensare al dopo». Un futuro a tinte bianconere, come ipotizza qualcuno, in quella squadra che attualmente sembra essere la grande malata del campionato italiano. «Ferrara è il primo ad essere amareggiato per i risultati della sua squadra - afferma Lippi commentando la crisi juventina - i giocatori hanno timore di prendere l'iniziativa, attraversano un momento psicologico particolare. La Juve ha dirigenti adatti per uscire fuori da questa situazione». Il campionato, dopo la sfida di Torino, ha eletto l'unica antagonista all'Inter. «Leonardo ha trovato la strada giusta per il suo Milan - spiega Lippi - mi auguro che anche Ferrara la trovi presto per la sua Juve, tornando a risultati più consoni per il suo club. Leonardo al Milan non ha sparigliato le carte - sottolinea l'allenatore della nazionale - ha solo fatto quel che è più logico per un allenatore, ovvero sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Ecco perchè i tecnici italiani sono i migliori al mondo, anche quando sono stranieri....». L'unico pensiero di Lippi, al momento, sembra essere l'appuntamento sudafricano: per la lista dei ventitre giocatori che partiranno insieme allo staff tecnico per Città del Capo, ci sono ancora cinque mesi di tempo. Cinque mesi di tempo per valutare una rosa di giocatori che dovranno difendere un titolo conquistato epicamente a Berlino quattro anni fa. Lippi sogna di ripetere l'impresa ottenuta in Germania. «Ogni città ha un suo candidato - conclude il ct - è sempre stato così. Sono tanti i giocatori che stanno facendo bene, auspico che a giugno siano tutti in grande condizione, così il mio compito sarà facile e difficile allo stesso tempo. A giugno farò le valutazioni per tutti, non solo per Totti...».

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