Ennesima gaffe della Fip
Ilgiudice sportivo di A ha infatti ieri inflitto un'ammenda di 2000 euro alla Lottomatica Roma per «offese collettive frequenti nei confronti di un tesserato ben individuato». Il personaggio in questione è Gaetano Papalia, ex presidente di Rieti ed oggi di Napoli, l'uomo che in due anni non solo ha condotto l'intero movimento del basket sull'orlo del precipizio della credibilità, ma lo ha anche trascinato pesantemente verso il fondo. A Roma, durante la farsa da record del 138-37 sugli innocenti bambini reatini mandati allo sbaraglio senza ritegno, i cori contro Papalia si sono levati. Alcuni censurabili per orecchie virginali, altri conditi di grande ironia. Ma è bene ricordare che spesso, nel pomeriggio della vergogna sportiva, s'è levata alta la richiesta ad applaudire i ragazzini, cosa raccolta con entusiasmo dai pochi presenti. Lo sfogo verso Papalia rispecchia uno stato d'animo dell'intero movimento se è vero che domenica in diretta su Sky anche il Presidente Federale Meneghin s'è trattenuto a stento dal trascendere quando è stato toccato l'argomento. Il solerte Giudice Sportivo invece ha applicato alla lettera il regolamento avvalendosi di un referto arbitrale dove gli integerrimi fischietti presenti sul legno capitolino hanno annotato la palese insofferenza della gente. Che uno degli arbitri di cognome faccia Barni e che la sanzione si arrivata nel giorno in cui la Fip ha annunciato l'accordo per lo sfruttamento dell'immagine dei personaggi Looney Tunes anon appare casuale. Perché il basket italiano è ormai ridotto ad un vero e proprio cartone animato.