Toni: ho dato il massimo
Manca solo il gol, tutto il resto c'è. L'esordio dal primo minuto all'Olimpico di Luca Toni riscuote consensi, unanimi, della platea romanista. Dai palchi e dai loggioni giallorossi scrosciano gli applausi. Poco importa se non è arrivato il primo gol con la Roma, arriverà. La festa può incominciare lo stesso. «Era il mio debutto davanti al mio nuovo pubblico e ho dato il massimo. Erano importanti i tre punti, soprattutto dopo aver giocato in dieci per ottanta minuti. È stata una grande prova di carattere». Niente gol, ma nessun dramma: «Volevo partire con un gol perché sono abituato a segnare. Stavolta non ci sono riuscito, ma sono contento ugualmente. Non ho problemi a sacrificarmi per la squadra, anche perché fisicamente mi sento bene». Anche Taddei e De Rossi incoronano Toni: «Non è una novità che Luca sia stato il migliore in campo» affermano entrambi. De Rossi non sarà stato il migliore, ma, alla prima gara senza mascherina protettiva, è stato decisivo. «Abbiamo dimostrato di essere compatti e di avere una grande unità d'intenti. È stata la migliore reazione possibile dopo Cagliari. Il mio cambio? Ho preso una botta in allenamento il 28 gennaio e ho una tibia gonfissima che mi dà fastidio. Non è una cosa grave, ci convivo». De Rossi, dopo aver elogiato Toni e la squadra, spende una paarola di incoraggiamento per Doni: «Poteva fare solo quello, è stato sfortunato. È un grande portiere, per me uno dei primi tre del campionato. Sta pagando il grande momento di Julio Sergio, sarebbe un errore grave scordarsi di lui». Doni, che dopo l'espulsione ha assistito, imprecando e maledicendo la sorte, alla partita in una saletta vicino agli spogliatoi (dove è stato raggiunto e rincuorato da Gian Paolo Montali), spiega cosa è successo in quel fatidico decimo minuto. «Non volevo toccare la palla con la mano - afferma il portiere romanista - ma è capitato. L'importante è che la squadra abbia vinto». Francesco Totti, tramite il suo sito internet, spedisce i suoi complimenti a tutti: «É stata davvero una bella prestazione. Cuore, carattere e voglia di vincere, non era facile vincere contro il Chievo poiché oltre a essere una squadra organizzata ha potuto giocare quasi tutta la partità in superiorità numerica».