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Lazio caos: ancora scintille tra Ballardini e Zarate

Lazio, l'attaccante Mauro Zarate. Sullo sfondo il tecnico Ballardini

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Ballardini attacca, Sergio Zarate risponde, il tecnico replica. E poi arriva il presidente che - rispondendo a una richiesta implicita del fratello dell'argentino «O Maurito, o Ballardini: Lotito scelga» n.d.r. - si schiera con il suo allenatore. Tutto questo mentre la Lazio si appresta ad affrontare la settimana più delicata della stagione. Nel quartier generale biancoceleste non c'è pace neppure in un momento così delicato, nel giorno in cui, anzichè brindare in armonia, si alimentano polemiche continuando a gettare benzina sul fuoco. In questi casi, chi ha più cervello, lo utilizza: nella fattispecie il giocatore, ripetutamente chiamato in causa, si è dimostrato di gran lunga il più dotato.   Mauro Zarate è l'unico a tenere la bocca cucita in un momento in cui tutti, ma proprio tutti, si sentono in diritto di esporre il proprio pensiero. Sulle dichiarazioni di Ballardini post Livorno è inutile tornare: ormai a Roma le conoscono anche i muri. Di nuovo c'è la replica del fratello del giocatore che attraverso il sito del Corriere dello Sport, invita il presidente a una scelta: o il tecnico, o il campione. «Ballardini non conosce il codice del calcio e dello spogliatoio - ha dichiarato Sergio Zarate - sono incredibili le sue parole. Non capisco ancora il motivo. Ha sbagliato tanto. Mauro è dispiaciuto, ma tranquillo e cercherà di rispondere sul campo. Ma il tecnico gli ha mancato di rispetto, sono nel calcio da trent'anni: si parla con i giocatori dentro lo spogliatoio, non fuori. Come fa l'allenatore a parlare così di Mauro davanti alla stampa? Ho visto la partita e non mi sembra neppure che abbia giocato male. Le vacanze durante il periodo natalizio trascorse in Argentina? Ci sono altri giocatori sudamericani che sono rientrati a Roma due giorni dopo mio fratello. Spero che questa situazione si chiarisca. E credo che il tecnico abbia un solo modo per uscirne: presentarsi in sala-stampa e chiedere scusa a Zarate, perché ha sbagliato lui. Se questo rapporto dovesse andare avanti così - conclude «El Raton» - alla fine della stagione uno dei due, a mio parere, dovrebbe andare via dalla Lazio. O va via l'allenatore Ballardini, o va via Mauro Zarate. Decida il presidente Lotito». Da Formello, la risposta di Ballardini non tarda ad arrivare: «Non devo chiedere scusa, semmai è il contrario - afferma il tecnico - Evidentemente il fratello non è aggiornato, io alla squadra ho detto le cose che ho detto alla stampa, con una settimana di anticipo. Zàrate era presente. Io non so a chi convenga avere dei ragazzi viziati, dei ragazzi al quale è permesso fare di tutto. A chi conviene? Non so se sia esagerato ogni tanto sottolineare e cercare di migliorare gli errori dei propri giocatori, soprattutto se sono molto giovani. Diciamo cosi, per chi ricopre questo ruolo, credo sia quasi un dovere educare e migliorare i giovani nella loro professione. Io credo sia un dovere nostro dare una mano a ragazzi con talento che non sempre fanno bene. Non so a chi convenga mantenere questi giocatori con questi vizi». A margine della cerimonia al Salone d'Onore del Coni per i festeggiamenti dell'anniversario della fondazione del club, anche il presidente Claudio Lotito prende posizione: «Ha fatto bene Ballardini a dire quelle cose: basta individualismi».  

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