Floccari: «A lungo con questa maglia»
ValentinaLo Russo La persona giusta per questa squadra. Così Lotito ha presentato ufficialmente il suo ultimo acquisto, tratteggiandolo non solo come un buon giocatore ma anche come un uomo pieno di valori umani, biglietto da visita fondamentale per entrare nel mondo biancoceleste. «Sergio Floccari ha già dimostrato di avere un comportamento volitivo e determinato - ha detto il presidente - le nostre scelte sono sempre legate alla moralità, anche se spesso sono dolorose e siccome il tempo è galantuomo ci darà ragione». È proprio lui, secondo Lotito, l'attaccante che serviva alla Lazio, quello che «coniuga le caratteristiche di Cruz, Rocchi e Zarate e che renderà la squadra ancora più offensiva e pericolosa». Il nuovo arrivato ha ribadito e rafforzato i concetti già espressi dopo l'exploit di mercoledì nel post-gara di Lazio-Livorno: «È stato un bellissimo impatto e non solo per il risultato, qui ho trovato una vera famiglia, sono stato accolto nel migliore dei modi». L'ex Genoa ci tiene a precisare che non si tratta di frasi di circostanza ma che vuole ringraziare sinceramente i suoi nuovi compagni e l'allenatore per averlo introdotto al meglio: «La società ha dimostrato grande fiducia in me, sono arrivato da pochi giorni e subito ho avuto l'opportunità di giocare titolare, sono arrivato con entusiasmo e con tanta voglia di mettere le mie caratteristiche a disposizione di questa squadra. Nei suoi occhi c'è quella voglia di riscatto tipica di chi si lascia alle spalle un periodo negativo: ìGli ultimi mesi con il Genoa sono stati molto difficili, ho avuto diversi problemi fisici e ci ho messo del tempo per metabolizzare il lavoro». Il suo esordio alla Lazio è stato memorabile, una traversa e una doppietta, forse neanche lui ci avrebbe scommesso: «Il merito è dei miei compagni e della gente che mi ha fatto subito sentire la fiducia. Sono una persona che dà molta importanza ai rapporti umani e qui ho trovato tutto quello che mi serviva». Non vuole parlare dello sfogo di Ballardini dopo la sfida del 6 gennaio perché forse è troppo presto per entrare nel merito di certo argomenti. Per lui il gruppo è unito e adesso pensa solo a godersi il momento. Non fa proclami, il suo obiettivo è lavorare con sacrificio e abnegazione facendo un passo alla volta: «Non sono io che devo portare la Lazio a un punto, ma tutto il gruppo. Questo club ha una classifica che non merita e c'è ancora tanto lavoro da fare, il mio compito è semplicemente quello di contribuire al raggiungimento degli obiettivi». Le sue idee riguardo il futuro sono altrettante chiare, alla Lazio non sarà solo di passaggio: «La mia è una scelta in prospettiva ma spetta solo a me meritare la conferma. La Lazio ha un diritto di riscatto e io sono qui per dimostrare che merito questa piazza». Convince anche quando descrive le sue caratteristiche di attaccante: ama segnare ma anche mettersi a disposizione della squadra: «Il gol è importante ma non fondamentale, si può essere utili in tanti modi». Insomma, a parole è il giocatore perfetto. Ora la parola al campo.