Perché ovunque odiano Balotelli?
È perfettamente normale rimanere legati alla propria città, soprattutto se si vive altrove ed io, nato a Verona ma residente a Roma da oltre 50 anni, non faccio eccezione. Verona offre, con i suoi monumenti e la sua storia, ottime ragioni per rivendicare le proprie origini. Purtroppo accade che il comportamento del suo pubblico calcistico abbia fornito, molto prima dell'apparizione nei nostri stadi di Balotelli, numerosi episodi di scarsa educazione civica prima ancora che sportiva. Inutile rifare la storia di quel fenomeno, impropriamente definito razzismo, per cui molti giocatori di colore sono stati e sono ancora fischiati dal pubblico di quasi tutta Italia. Il tifoso ritiene suo dovere e suo diritto determinare nervosismo nei giocatori della squadra avversaria ed il colore della pelle offre, soprattutto in chi ha poca fantasia ed è molto ignorante, il più comodo strumento di offesa. Purtroppo il numero sempre crescente di protagonisti con queste caratteristiche anziché determinare l'adeguamento dei colored agli altri ha diffuso la pessima abitudine di utilizzare questo tipo di insulto. Tuttavia la situazione, ormai cronica, che si è creata tra Balotelli ed il pubblico di quasi tutti i nostri stadi è troppo particolare per non suggerire una spiegazione meno generalista. Balotelli è certamente bravo ed ancora più certamente arrogante e maleducato. La frase pronunciata mercoledì non può essere catalogata come lo sfogo di un atleta stanco o arrabbiato. L'Inter aveva vinto, lui aveva giocato bene e la televisione e le cronache del giorno dopo (ma questo lui non poteva saperlo) gli avrebbero regalato un gol che moralmente gli apparteneva ma che senza la deviazione vincente di Pandev sarebbe andato ad allungare l'elenco dei gol fantasma. Quella dichiarazione Balotelli l'aveva preparata e meditata e poco importa che il giorno dopo sul suo sito mi dicono ci sia stata una piccola marcia indietro. La responsabilità del brutto episodio di Verona se la devono dividere il giocatore ed un pubblico che, malgrado quello del Chievo sia miglior di quello dell'Hellas, l'altra squadra veronese, ha poco simpatici precedenti in materia. Con la differenza che sul giocatore sarebbe più facile, se l'Inter volesse collaborare, intervenire, sul pubblico, già penalizzato in passato da multe e squalifiche, l'operazione appare più complessa. Sono molti i calciatori di pelle scura che giocano nei nostri campionati, ma se si è creato un caso Balotelli un motivo ci sarà e non riguarda né Verona né nessun'altra città italiana.