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Mosley-Briatore, è ancora guerra

Flavio Briatore

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LONDRA «Non potrà sottrarsi alle sanzioni per quello che è accaduto, l'idea che Briatore possa passarla liscia una volta che tutto si sarà calmato è incredibile. Non accadrà». Lo ha detto l'ex numero uno della Fia Max Mosley, che non ha accettato la decisione del tribunale di Parigi di revocare la radiazione a vita di Flavio Briatore. Proprio Mosley era presidente della Fia l'anno scorso quando il pilota brasiliano Nelson Piquet junior rivelò che gli era stato ordinato di procurarsi volontariamente un incidente durante il Gran Premio di Singapore per favorire la vittoria del compagno di squadra Fernando Alonso. Mosley, che nel frattempo ha passato il testimone a Jean Todt, ha dichiarato che se la decisione del tribunale rimanesse incontrastata la reputazione della Fia sarebbe compromessa. «Se non verranno sanzionati Briatore e Symonds per quello che hanno fatto, allora sarebbero messi in discussione i principi alla base della Fia, perché si parla di sicurezza e di equità, tutti punti fondamentali della nostra attività». L'ex presidente della Fia pretende che venga fatta giustizia e vengano salvaguardati i valori della lealtà sportiva e soprattutto della incolumità dei corridori: «Sarebbe la fine della credibilità della Formula 1, non può passare l'esempio che si possa barare. E poi non è stato solamente scorretto dal punto di vista della lealtà sportiva, ma ha messo in pericolo la vita del ragazzo.» Mosley propone inoltre di modificare le norme sportive in modo da escludere «ogni persona che ha agito in violazione delle regole fondamentali dello sport, o fatto qualcosa di pericoloso».

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