Juve-Milan, la sfida degli assenti
Ledue squadre arrivano al confronto diretto con importanti defezioni e con stati d'animo differenti: se da una parte i rossoneri continuano a far vedere un gioco entusiasmante, guidati da un allenatore, Leonardo, che gode della massima fiducia della società, dall'altra i bianconeri vengono da un periodo di crisi, di risultati e di gioco, e da una vittoria piuttosto fortunosa con il Parma, che comunque ha portato una boccata d'aria ad un ambiente in fermento. Senza contare che il futuro di Ferrara dipenderà molto dal big match di Torino. Insomma, in una sfida di tale importanza, in grado di cambiare il corso di un'intera stagione, mancheranno molti protagonisti che avrebbero potuto fare la differenza. In casa Juve, gli esami clinici a cui è stato sopposto ieri Trezeguet hanno evidenziato «una distorsione di secondo grado del compartimento esterno della caviglia destra». Sarà lontano dai campi di gioco per almeno 40 giorni. Mancherà, inoltre, oltre all'infortunato di lungo corso, Gianluigi Buffon, anche l'uruguaiano Martin Caceres, squalificato per un turno dal giudice sportivo. Unica nota positiva per i bianconeri è il rientro nel gruppo di Vincenzo Iaquinta. Per quanto riguarda i rossoneri, invece, Seedorf ha subito una distrazione al retto femorale destro, Zambrotta soffre di un risentimento muscolare alla giunzione miotendinea del muscolo soleo, mentre Pato presenta una soffusione edematosa a carico dell'adduttore della coscia destra. I primi due ne avranno per 10-15 giorni, per il brasiliano si attendono ulteriori accertamenti. Non bastava l'importanza della gara a far preoccupare Ferrara e Leondardo, ci si sono messi anche gli infortuni. A.C.