Lazio, cura Floccari
Per fortuna arriva la Befana. Anche stavolta, dopo due derby vinti negli anni passati, regala un sorriso alla Lazio che segna quattro gol al Livorno, risale in classifica e trova un po' di serenità dopo la grande paura per una sconfitta che avrebbe avuto il sapore della condanna. Floccari è l'uomo della provvidenza che rialza la Lazio: segna una doppietta all'inizio della ripresa e rimette in piedi una partita che sembrava stregata. Già, perché nel primo tempo il Livorno ha segnato con Bergvold dopo una buona azione manovrata degli ospiti (l'unica in tutta la gara), la Lazio ha reagito, è stata anche sfortunata con due traverse (la prima di Floccari, il bis di Siviglia), ma ha ribadito limiti strutturali preoccupanti. Il 3-4-1-2 con Matuzalem recuperato all'ultimo istante ha sofferto troppo il centrocampo del Livorno tanto che poco dopo la mezz'ora Ballardini si è arreso ai suoi errori: dentro Rocchi, fuori l'incerto Diakitè e modulo stravolto ancora una volta. Ecco il 4-2-1-3 che tanto piace a Leonardo anche se gli interpreti sono diversi rispetto ai solisti del Milan. Però, la Lazio è sicuramente riemersa dal baratro di una classifica imbarazzante e ha disputato un secondo tempo da squadra vera. Al 2' Floccari ha sfruttato un'invenzione di Zarate e ha agguantato il pari. A quel punto il Livorno è scomparso dal campo e lo stesso ex attaccante del Genoa ha raddoppiato con un tocco di classe grazie alla rifinitura di Rocchi. Proprio il capitano ha messo il sigillo sulla partita con un terzo gol in contropiede dopo un lancio millimetrico di Baronio. Infine nel recupero dopo l'ingresso di Mauri e Brocchi il rigore di finale di Kolarov che ha strappato il pallone a Zarate e chiuso in trionfo un mercoledì da leoni. La spiegazione della stucchevole scenetta di Ballardini non convince: doveva tirare Maurito perché in quasto momento aveva più bisogno del serbo di ritrovare il gol. Ottimo l'esordio della maglia celebrativa del compleanno numero 110 (il 9 gennaio la polisportiva biancoceleste spegnerà le candeline), straordinaria la partecipazione dei venticinquemila accorsi al capezzale della malata. Hanno tifato, hanno contestato in alcuni momenti, ma alla fine hanno dato un bel contributo alla rimonta scacciaguai. Adesso la società deve continuare a rinforzare la squadra così come è stato fatto con Floccari, ottimo centravanti, capace di esordire con una doppietta come era riuscito solo a Signori e Zarate. Serve un difensore di livello e un paio di centrocampisti di qualità per sistemare la squadra e guardare al futuro con meno apprensione. All'orizzonte due scontri diretti in trasferta contro Udinese e Atalanta per risalire in fretta e lasciarsi definitivamente alle spalle quattro mesi di inferno.