La scoperta del ventesimo secolo
Dainserire tra le scoperte del secolo ventesimo, la geniale intuizione di Guglielmo Moretti, l'irrompere nelle case italiane, sulle onde della radio, di un campionato da vivere palpito per palpito. Senza nulla sapere, logicamente, della registrata televisiva serale, decisivo il fattore sorpresa. A lungo, radiocronache strettamente legate alla voce di Nicolò Carosio, rigorosamente in prima classe nelle non molte trasferte aeree: «Voi in terza fumatori» ammoniva sarcastico al momento dell'imbarco. Nella Rai del dopoguerra, lo sport aveva trovato fertile terreno in quella splendida fucina di professionisti che era stata la Redazione Radiocronache guidata da Vittorio Veltroni, il papà di Walter. Personaggi che hanno lasciato un segno profondo nella storia della comunicazione e che in qualche caso, come Sergio Zavoli, ancora sono sulla tolda di comando. Ma vorrei ricordare anche Mario Ferretti, Nando Martellini, mio fratello Sergio, Aldo Salvo, che avrebbero preceduto su una strada maestosa Paolo Valenti, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, di Roberto Bortoluzzi la cabina di regia per scandire i tempi dei collegamenti dai campi, quelli principali o secondari, con i puntuali aggiornamenti sulla restanti partite. Ricordo la folla assiepata sotto gli altoparlanti della Galleria Colonna, tra le mani la schedina della speranza. La nostalgia mi induce a ricordare soprattutto voci del passato, amici purtroppo perduti, nel mio cuore occupa un posto fondamentale quella alla Louis Armstrong di Sandro Ciotti, amico di una vita intera. Calciatore di buon livello, l'esperienza di campo aveva trasferito nella professione con risultati indimenticabili. Ora che l'orgia televisiva ha regalato un contenitore come «Diretta Gol» di Sky, il «Minuto per Minuto» resta vivo per chi non ha uno schermo davanti agli occhi, lontano da casa o al volante, una compagnia tenera e preziosa.