Dakar, la prova del fuoco
BUENOS AIRES - Sedici tappe, delle quali 14 «vere», con un lungo tratto da brividi nel deserto cileno dell'Atacama, il più arido del pianeta: sono le caratteristiche chiave della seconda edizione in Argentina e in Cile del Rally Dakar partita ieri con 373 piloti dal centro di Buenos Aires, dove la gara più dura del mondo si concluderà fra due settimane. A differenza dell'anno scorso, quest'edizione ha escluso le strade della Patagonia. In Argentina, il circo Dakar si muoverà prima da est a ovest, poi viceversa, lungo strade che non saranno così impegnative come quelle cilene. Le difficoltà aumenteranno a misura che la gara avanza. La prima tappa, da Buenos Aires a Cordoba, è divisa in due giornate: quella di ieri simbolica fino a Colon e quella di oggi, cronometrata, che attraverserà la vallata di Calamuchita, terreno abbastanza noto per i piloti di rally che corrono in Argentina. Le altre tappe argentine sono Cordoba-La Rioja, lungo strade rocciose, e La Rioja-Fiambalà, dove il terreno cambia radicalmente, visto che dalla terra si passa alla sabbia, con zone di dune e forti venti. Il 5 gennaio si va da Fiambalà a Copiapò: i piloti attraverseranno la Cordigliera delle Ande dal valico di San Francisco, a un'altitudine di 4.700 metri. Per tutti a quel punto si saranno aperte le porte del temibile Atacama. La tappa Copiapò-Antofagasta attraversa territori con miniere di oro e rame, e un tratto desertico chiamato «fesh-fesh», che richiede grande concentrazione. Da Antofagasta al porto di Iquique, dove si trovano alcune delle spiagge più belle del Pacifico, attraverso strade molto veloci, con numerose dune, e da quest'ultima cittadina di nuovo ad Antofagasta, in quella che sarà la tappa più lunga (641 km) della gara. Dopo una giornata (il 9) di riposo, ancora fino a Copiapò, penultima tappa nell'Atacama. Da Copiapò a La Serena, che segnerà l'addio al deserto cileno, quindi alla capitale Santiago, lungo una strada con colline e curve pronunciate. I piloti rientrerannò quindi in Argentina dal valico del Cristo Redentor e per due tappe avranno come compagnia l'ombra dell'Aconcagua, la montagna più alta del continente americano (6.959 metri). La dirittura d'arrivo scorrerà lungo le strade della provincia di San Juan e tra i vigneti di Mendoza, da dove il Rally si porterà a Santa Rosa della Pampa. Infine, il 17 gennaio, l'arrivo a Buenos Aires.