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Toni: "Farò 6 mesi alla grande"

Luca Toni, neoacquisto della Roma

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Luca Toni parla già da romanista, Cicinho si comporta da ex. Peccato, perché i cross del brasiliano potrebbero far comodo al nuovo centravanti giallorosso. Ma non è detto che riusciranno a giocare insieme. A Toni non mancheranno comunque gli assist di Totti e lui si sente già cucita addosso la maglia della Roma. «Speriamo che le cose vadano bene come devono andare e di toglierci tutte le soddisfazioni - dice a Centro Suono Sport - sono molto carico, voglio questa situazione e alla fine deve succedere questa situazione. Non c'è niente di sicuro ma sono straconvinto che il 2 gennaio sarò a Roma». È pronto ad anticipare di un giorno il suo arrivo pur di non perdersi l'appuntamento del Flaminio per il test con la Cisco: Toni vuole giocare ed è pronto ad anticipare il suo esordio in giallorosso. «Speriamo di trovarci il 2 e fare sei mesi alla grande» la promessa del centravanti in attesa che il suo procuratore sistemi gli ultimi dettagli a Monaco. Oggi Tinti contatterà i dirigenti tedeschi: potrebbe risolvere la pratica direttamente dal suo ufficio di Milano. Altrimenti entrò domani volerà in Germania per sistemare tutto. Da un promesso sposo a un giocatore scontento. Cicinho scuote la giornata romanista dal Brasile con dichiarazioni che non lasciano spazio a interpretazioni. Maglietta gialla, il figlio in braccio, il brasiliano ha praticamente annunciato il suo addio al club di Trigoria. «Ho già chiarito qual è la mia volontà - ha detto ai microfoni di Globoesporte - e ho detto che volevo tornare in Brasile, ma il San Paolo non è in condizione di comprarmi. Ho pensato di rescindere il mio contratto con la Roma. Non pagherei nulla e non pagherebbero neppure loro, ma finora non è andata. Siamo in attesa, vedremo cosa succederà tra qualche giorno». Cicinho fa sul serio e sarebbe realmente disposto a lasciare tutti i soldi del contratto (circa 9,6 milioni lordi fino al 2012) sul tavolo. Ma la Roma non può permettersi di perdere a costo zero un giocatore pagato nell'estate 2007 nove milioni di euro (più 2 di bonus): un investimento non ancora ammortizzato nel bilancio. Negli ultimi giorni c'è stato un interessamento dell'International Porto Alegre che vorrebbe però il cartellino gratis o un prestito. Ascoltando le parole di Cicinho i dirigenti giallorossi sono sobbalzati dalla sedia. «Vogliamo sentirci dire dal ragazzo queste cose - precisa Montali - perché i discorsi fatti con lui prima di partire erano completamente diversi». Oggi il terzino è atteso a Trigoria insieme agli altri sudamericani: lo aspetta subito un chiarimento con la società. Prima della partita col Basilea Cicinho si era presentato in sala stampa con Ranieri per smentire le voci su una lite con l'allenatore. Ma a Roma non trova spazio e non vuole più starci. Lo dice ogni volta che torna in Brasile, salvo poi correggersi nelle interviste italiane. Stavolta sarà difficile. Pronti a partire anche Doni e Baptista ma entrambi sono «ostaggi» dello stipendio. Okaka, con Toni in arrivo, vorrebbe fare un'esperienza all'estero. Lo vogliono anche Bari e Siena. Cerci è vicino ai pugliesi, su Guberti è «piombato» il Catania dopo le richieste di Atalanta, Samp, Livorno e Bari. Il giovane Bertolacci è finito al Lecce in prestito.

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