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Moglie malata, Van Der Sar si ferma

Edwin Van Der Sar

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Edwin Van Der Sar, portiere del Manchester United, si ferma a tempo indeterminato per stare vicino alla moglie Annemarie, in gravi condizioni per un'emorragia cerebrale. L'olandese non è il primo sportivo che antepone l'affetto familiare all'attività agonistica. Nell'estate 2004 Cesare Prandelli, appena ingaggiato dalla Roma, si dimise per stare vicino alla moglie Manuela, colpita da un male incurabile (morirà nel novembre 2007). Una scelta simile la fece Carlos Alberto Parreira, che nell'aprile dello scorso anno lasciò la panchina del Sudafrica per trasferirsi in Brasile, dove la moglie Leila era in cura per un cancro. È rimasto fermo quasi un anno Nicolas Burdisso, che appena arrivato all'Inter, nel 2004, fece le valigie per tornare in Argentina dopo che alla figlia Angelina era stata diagnosticata una leucemia acuta. Impossibile poi dimenticare quanto accaduto durante i giochi di Pechino, con la pallavolista naturalizzata italiana Tay Aguero che fece le valige per Cuba dove la madre Dulce Fedora era in fin di vita. Caso emblematico, infine, quello dei fratelli Schumacher, che nell'aprile 2003, al termine delle qualifiche del Gp di San Marino in cui avevano conquistato la prima fila, volarono alla volta di Colonia dove la madre Elisabeth era in coma. I due rimasero al suo capezzale fino alla fine, tornando a Imola in tempo per la gara e Michael riuscì anche a vincere.

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