Lazio, parte l'assalto a Cavani
Dieci milioni di euro per la comproprietà, altri dieci a giugno per riscattare l'altro 50% del cartellino: la Lazio parte all'assalto di Edinson Cavani, attaccante uruguagio del Palermo. L'offerta del club romano ha spiazzato i dirigenti della società siciliana che non vorrebbero cedere il giocatore. Ma dopo l'aggressione subìta per le vie di Palermo, il calciatore sudamericano non ha alcuna intenzione di tornare in Sicilia: è ancora sotto choc per quanto avvenuto qualche settimana fa. Ogni giorno è costretto ad andare al campo di allenamento scortato dalla Digos, e di certo non vive una situazione del tutto tranquilla. Il giocatore non è sereno, tanto che - prima di partire per le vacanze natalizie in Sudamerica - ha comunicato al diesse Sabatini la volontà di essere immediatamente ceduto. Il tecnico Delio Rossi frena, il presidente Zamparini chiede la luna aumentando ogni giorno il prezzo del suo cartellino. In tutto questo scenario si è inserita la Lazio che qualche settimana fa aveva chiesto il giocatore in prestito oneroso, ora è pronta a mettere sul piatto della bilancia quasi dieci milioni di euro per arrivare alla comproprietà del calciatore. Al momento la trattativa è in embrione, ma nelle prossime ore potrebbero esserci risvolti interessanti. Cavani è ancora in Sudamerica - a Salto - città dov'è nato 22 anni fa: non intende più mettere piede a Palermo e minaccia di restarsene in Uruguay. Da una parte Rossi cerca di far rientrare tutto nella normalità delle cose, dall'altra Ballardini accoglierebbe a braccia aperte l'arrivo del suo vecchio centravanti. L'offerta della Lazio è importante, considerando anche la situazione che sta vivendo il giocatore e la vicenda a cui dovrebbe far fronte il Palermo: buona parte dei soldi arriverebbero dalla cessione del capitano biancoceleste Tommaso Rocchi allo Zenit San Pietroburgo. L'attaccante veneziano, richiesto dal tecnico Spalletti - si è preso qualche giorno di tempo per dare una risposta definitiva. Nelle ultime due stagioni a Roma ha avuto alterne fortune: prima l'infortunio rimediato a Pechino e gol con il contagocce per tutto l'anno, il rigore sbagliato nella finale di Coppa Italia con la Sampdoria, poi la rete decisiva nella finale di Supercoppa Italiana, infine la contestazione di parte della tifoseria che gli rimprovera dichiarazioni - quelle di fine agosto n.d.r. - inopportune e avventate. L'offerta contrattuale è allettante, quella per il suo cartellino anche: sette milioni di euro. La Lazio sta valutando l'opportunità, cercando di mettere a segno un colpo importante. Il Palermo, obtorno collo, dovrà quantomeno ascoltare i dirigenti laziali.