Ranieri dovrà fare ancora un miracolo
C'èvoluto qualche mese prima che la bancarella dell'usato, la sola che le casse di Trigoria consentissero di frequentare, presentasse un'occasione autentica, almeno sul piano dell'immagine. Dunque vestirà il giallorosso un altro campione del mondo, Luca Toni, che «Ciccio di Nonna Papera», Van Gaal per gli amici, aveva cancellato dall'organico del Bayern, immemore dei regali dell'italiano in termini di gol. Poiché a Roma non sono frequenti le spinte all'entusiasmo, nessuna meraviglia che l'arrivo del gigante emiliano sia accolto dal tifo con quasi unanime favore, ma non è facile indursi a ignorare il rovescio di una medaglia, per quanto possa splendere. Gli scettici, per ora pochi, dovranno convincersi che il nuovo arrivo non sia un'operazione di vetrina, come quella dell'acquisto di Julio Baptista, per il quale arduo era stato trovare una collocazione ben definita, fino a vederlo confinato sulla sinistra, lavoro del tutto nuovo poer lui. Si profilano tante ipotesi, per l'organico più robusto che Ranieri avrà a disposizione nel nuovo anno solare, il dato certo è che il tecnico dovrà inventarsi un altro miracolo, oltre a quelli felicemente prodotti per restituire la Roma a una dimensione che sembrava sparita. Perché Luca Toni, teso tra l'altro a ritrovare un posto in azzurro per il Sudafrica, non è il giocatore da tenere a scaldare la panchina, nella poco piacevole prospettiva che Totti si buschi un raffreddore. Dunque la Roma dovrebbe cambiare volto, in corsa, proprio ora che il modulo così gloriosamente collaudato era avviato a ritrovare la sua formula magica. Non sarà facile individuare un piano tattico che lasci convivere Totti e Toni, proteggendo nello stesso tempo un talento dello spessore di Vucinic. Forte la suggestione di rivedere il capitano nella sua posizione originaria di trequartista, ricoperta però in stagioni confortate dall'anagrafe e non ancora appesantite da più di un serio infortunio. Ma soprattutto, il capitano sembra entusiasta della sua immagine, relativamente fresca, di goleador con numeri da record, un'immagine che lo esalta e alla quale sarebbe arduo farlo rinunciare. Sarà giusto, per ora, lasciare a Ranieri il tempo per studiare tutte le possibili soluzioni e indirizzarsi su quella ritenuta più idonea, anche perché ci vorranno quei cross dal fondo che, secondo le prerogative dell'attacco, erano stati fin qui ignorati. Viene dal cuore l'augurio di buon lavoro per Ranieri, ne avrà bisogno.