Per crescere non bastano solo le parole
Sarebbesufficiente che le quattro sigle più importanti si unificassero stabilendo che in ogni categoria di peso si debba giungere, attraverso due semifinali ed una finale, ad avere un solo campione. Purtroppo si tratta di un progetto assolutamente utopistico ed è un peccato perché, malgrado siano diminuite le vocazioni, ci sono ugualmente gli elementi per dar vita a degli incontri interessanti e spettacolari. Il problema è che gli attuali dirigenti del WBC, della WBA, della IBF e del WBO non vogliono rinunciare ai loro privilegi che sono fatti di comodi viaggi e di quote che gli organizzatori dei vari campionati sono obbligati a versare per ottenere il riconoscimento di una etichetta qualunque da applicare ai loro incontri. Temo che da questa situazione di caos non si riuscirà mai ad uscire anche perché il CIO ha già abbastanza problemi per organizzare le Olimpiadi e combattere il doping mentre manca un organismo supernazionale in grado di obbligare le federazioni nazionali a dar vita, assorbendo le organizzazioni esistenti, ad una vera e propria federazione internazionale. Voglio in fine scusarmi con il lettore ma soprattutto con le ragazze che, con tanta passione, hanno affrontato uno sport che a mio parere non è adatto a loro, per avere volontariamente trascurato il settore femminile. E' vero che il CIO ha addirittura aperto alla boxe femminile le prossime Olimpiadi di Londra ma poiché gli incontri tra donne determinano da parte mia un'azione di rigetto psicologico che non riesco a superare preferisco, per assoluta mancanza di conoscenze specifiche, rinunciare a trattare un argomento che non ho mai voluto conoscere.