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Pandev verso la "vittoria"

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Goran Pandev

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MILANO Una partita lunga sette ore, un espulso - Lotito - e l'atrtaccante macedone Pandev che cambia ruolo: sarà libero. Il talento sta per segnare il gol più importante, questa volta nella porta della Lazio. Semplici previsioni in attesa della della sentenza del Collegio arbitrale, impegnato ieri pomeriggio dalle 16 fin oltre le 22. Arriverà nelle prossime ore, al massimo domani. «Sarò sempre tifoso della Lazio - ha detto Pandev all'uscita quasi con le lacrime agli occhi - ma non vedo l'ora di scappare da Lotito. La cosa che mi ha ferito di più, che più mi ha fatto star male non è stato il fatto di non giocare, ma quello di ascoltare tutte le bugie di questo presidente. Mi ha trattato come una nullità per cinque mesi, mi ha fatto allenare dentro una gabbietta. Spero che l'incubo finisca presto». E' stata un'udienza lunghissima, estenuante. Il primo ad arrivare in via Rosellini è stato il presidente della Lazio Lotito, seguito a ruota da Angelo Crialesi. Poi, via via, tutti gli altri. Fuori nevica: la città è paralizzata. C'è anche Francesco Macrì, arbitro di parte indicato dai legali di Pandev. Davanti al presidente del Collegio Mario Fezzi mancano sia il legale rappresentante Gianmichele Gentile, sia Maria Teresa Armosino, arbitro di parte scelto da Lotito. Senza di loro, non si può iniziare. Alle 17.35, ammantata del suo fascino sabaudo, arriva la dottoressa Armosino. Si potrebbe iniziare ma Lotito non autorizza il Collegio Arbitrale. Passano i minuti, le ore, ma l'avvocato Gentile non appare: è sul taxi 4040, vettura Bravo 22. La corsa sarà salata, oltre 110 euro. Il Presidente del Collegio decide di iniziare ugualmente. Depone Crialesi, poi De Silvestri. Contestualmente varca la soglia della sede della Lega anche l'avvocato Gentile. Alle 20.10 Lotito scende e lascia la Lega visibilmente nervoso: è stato allontanato dal presidente del Collegio arbitrale. Alla sbarra ora c'è il tecnico Ballardini: sbaglia le date, confonde i luoghi in cui la squadra si allena - Formello al posto del Salaria Sport Village prima della sfida di Europa League con l'Elfsborg n.d.r. - ma la chiave di tutto è il coinvolgimento negli allenamenti di Del Nero e Inzaghi, assenti nella lista Uefa ma presenti insieme agli altri compagni negli allenamenti. Poi è la volta di Bonetto: «Ho raccontato quello che è successo, speriamo che venga fuori la verità». Il difensore, in un primo momento escluso dalla lista dei testimoni, è stato «accettato» dal Collegio arbitrale. L'ultimo a deporre è il team manager Manzini. Poi le arringhe. Nella notte la Camera di Consiglio: ora si attende solo la sentenza. Ieri è stato sorteggiato anche l'arbitro del lodo Ledesma: sarà il magistrato Salvatore Giachetti.

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