In vacanza senza fare calcoli, solo Mou può stare sereno
Ranieriha ancora privilegiato gli uomini spallettiani, fuori Menez nonostante la squalifica di Perrotta, spazio a Brighi e Taddei. Al Parma di Panucci, accolto con grande affetto dal popolo romanista, non è stato concesso nulla, in centrocampo la dittatura di un Pizarro strepitoso e di De Rossi, ma bravi anche Brighi e Taddei. Note liete particolari: per Julio Sergio, capace per la seconda volta di sfuggire all'assideramento per forzata inoperosità nel gelo; ma anche a Julio Baptista, finalmente in campo al posto del cugino impiegato al Catasto. Allarme rientrato per Totti, il suo abbandono aveva fatto tremare i tifosi, stavolta le reti portano firme inusuali, prima Burdisso e poi Brighi, una volta che i delegati ufficiali avevano perduto le loro occasioni. Può gongolare Claudio Ranieri, a soli due punti dalla Juve che gli aveva negato un futuro, pur essendo partito da zero, con due turni di handicap. Difficile trovare sorrisi a Torino, Ciro Ferrara non sa spiegare una crisi profonda, la dirigenza lo blinda, anche per giustificare errori di gestione clamorosi. E la contestazione si fa sempre più dura. Lascia perplessi vedere spediti in panchina, dopo mezz'ora, venticinque milioni di euro, quelli versati alla Fiorentina per Felipe Melo. Al Catania mancava da 56 anni una vittoria in casa juventina, altro titolo di merito per Sinisa Mihajlovic, ha già fatto un piccolo miracolo, di quelli non avrà bisogno il suo amico Mancini, ben altre risorse a disposizione sulla panchina del City. Si va in vacanza senza poter fare calcoli precisi in termini di classifica, fascia alta congelata, alla lettera, per Milan, Fiorentina, Genoa, la Samp insiste a farsi del male, così fa un salto in alto il Napoli, nonostante fosse stato il Chievo a dominare la scena. Vacanze serene per l'Inter, otto lunghezze sul Milan che però ha una gara da recuperare, e nove sulla Juve, forse già fuori dai giochi. La Lazio vede complicarsi la sua situazione con le vittorie di Livorno e Catania, gioca una buona partita difensiva, giustifica però il ruolo di peggior attacco del campionato. Nel Palaghiaccio di San Siro, dopo il gol di Eto'o si vede poco o nulla, ripresa senza una vera occasione da gol, giocare era del resto molto difficile in quelle condizioni climatiche. Gianfranco Giubilo