Ballardini: "Non siamo Zarate-dipendenti"
La voglia di fare il bis di Pechino, in casa Lazio proprio non manca. La convinzione di poter ripetere quell'impresa, neanche. «Sono convinto che faremo una buona partita, la chiave è la squadra, giocare uniti, correre, non rinunciare al gioco altrimenti ci consegneremo all'Inter». Per fare risultato a San Siro la Lazio deve fare la partita perfetta e non distrarsi per 90 minuti. L'assenza di Zarate, per l'allenatore biancoceleste, non rappresenta un problema: «Che questa squadra non sia Zarate - dipendente lo dimostrano i risultati. Con lui non abbiamo fatto 100 gol, quindi...». Sarà infatti Rocchi il candidato a trascinare la squadra verso quel gol che il reparto attaccanti insegue da settimane (penultimo attacco del campionato). «Abbiamo creato tanto in questi mesi - continua il tecnico - siamo compatti in fase difensiva e poco pericolosi in avanti. Per me è la prima volta che accade, da quando alleno in serie A ho sempre avuto il terzo attacco del campionato». Difficile da spiegarsi. È pur vero, ci tiene a sottolineare Ballardini «che Cruz non gioca da 4 partite, Rocchi si è fermato diverse volte e Zarate è un attaccante sui generis». Oggi per il capitano, giocatore che il tecnico considera straordinario, sarà una chance fondamentale. E a proposito di attaccanti la Lazio necessita di un centravanti di peso. Nelle ultime ore si è parlato di Maxi Lopez, argentino in forza al Gremio: «Lo conosco bene ma non so se sia vicino alla Lazio. La mia priorità sarà il mercato in uscita. Per creare un gruppo è necessario che tutti siano coinvolti e da noi non tutti lo sono». Sfoltire la rosa. Questo l'obiettivo principale del tecnico stanco di gestire un gruppo tanto folto e con qualche dissidente di troppo. Nessuna invidia, anzi massimo rispetto nei confronti di Mourinho: «L'invidia è un sentimento che nella mia carriera non ho ancora provato, se allena una grande squadra significa che se lo merita». Si va a San Siro in emergenza. Ballardini non avrà a disposizione, oltre a Zarate squalificato, Brocchi, Matuzalem e Dabo a cui si è aggiunto anche Foggia, fresco di infortunio al ginocchio. In questa ottica è molto importante il recupero di Mauri che insieme con Meghni si piazzerà alle spalle dell'unica punta Tommaso Rocchi. La novità è Kolarov promosso a centrocampista centrale vicino a Baronio e con Lichsteiner e Del Nero esterni. Confermata la difesa a tre con Siviglia, Stendardo e Radu. L'ex di turno Julio Cruz, recuperato, aspetterà il suo turno in panchina.