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Fortuna cieca ma la sfiga ci vede bene

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Lasorte è usa distribuire le sue fette di dessert tra gli Stati europei, ma ci si deve arrendere a un'evidenza, la nostra torta se l'era divorata per intero Marcello Lippi all'atto del sorteggio mondiale. Non si può neanche invocare lo storico «poteva andare peggio» del Frankenstein Junior, il temporale sui personaggi intenti a scavare una tomba: peggio, in realtà, non poteva andare. Si erge ancora una volta il solidissimo muro inglese, da superare per sognare un futuro luminoso nell'Europa di prima schiera. Avrà anche un suo fascino, il ritorno di Josè Mourinho in quello Stamford Bridge che aveva salutato trionfi in serie, ma sicuramente l'Inter, che comunque non avrebbe potuto trovare il Barcellona, ha pescato la più crudele delle palline disponibili. Partono, Carletto Ancelotti e il suo Chelsea, da un pronostico che li privilegia: il viaggio a San Siro, dove l'attuale tecnico può sentirsi a casa, cade nella seconda «tranche» dell'andata degli ottavi, ci sarà tempo per preparare un'impresa ardua. Una settimana prima, per il Milan ci sarà il Manchester United, potenza europea tra le più titolate, però forse non all'altezza della stagione precedente, la partenza di Cristiano Ronaldo non può non avere lasciato il segno, in più i rossoneri vantano precedenti incoraggianti nei confronti con i «red devils», come la semifinale di due anni fa, l'equilibrio è più sensibile. La Fiorentina ha avuto in regalo, dall'urna delle seconde, una prima della classe come il Bayern Monaco eversore della Juventus, cercherà un rivincita sulla squadra che nella stagione scorsa aveva spento i suoi sogni di gloria. Per inciso, oggi si danno appuntamento i viola e il Milan, un abbraccio commosso per non piangere. Regala invece sorrisi alla Roma la seconda Europa, primo rivale il Panathinaikos finito alle spalle del Galatasaray: scoglio tutt'altro che insuperabile, poi ci sarebbe la vincente tra Salisburgo (la sola ad avere chiuso a punteggio pieno) e Standard Liegi, quarti alla portata di mano. Sta peggio la Juve, anche se l'Ajax è il pallido fantasma dell'artefice di trionfi lontani.

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