Mourinho: ho insultato il giornalista ma non l'ho assolutamente spinto
"Voglio essere onesto, è vero che ho insultato il giornalista, è vero che ho utilizzato una parola brutta, ma non l'ho spinto e non ho tentato di aggredirlo. Sono arrivato a questo punto perchè è un processo che viene da lontano". E' quanto precisa Josè Mourinho in merito all'episodio avvenuto domenica al termine di Atalanta-Inter. Il tecnico portoghese, dopo una settimana di silenzio, è tornato a parlare in una sala stampa in parte "disertata" per protesta da alcuni colleghi di Andrea Ramazzotti, cronista del "Corriere dello Sport", alla vigilia della sfida di Tim Cup contro il Livorno. "Partita dopo partita ho visto questo giornalista nel nostro intimo spazio di Inter Channel, e io più di una volta ho detto che non lo volevo li'. A Bergamo - continua Mourinho - ho agito e gli ho fatto capire che non doveva stare lì, ma ho usato parole che non dovevo usare". Mourinho però non chiede "scusa pubblicamente perchè la situazione non era pubblica, è stato lui a renderla pubblica". "Comunque - conclude - voglio finire la storia con un pò di buonumore e da lui mi aspetto un regalo di Natale perche' se prima il Ramazzotti famoso era Eros adesso e' lui...".