Schumacher, giallo sull'ingaggio
Settemilioni di euro per «Bild», solo 3.5 per «Focus», che scrive di accordi già siglati. Ormai sul passaggio di Schumacher alla Mercedes è un rincorrersi quotidiano di indiscrezioni. Non tanto sul ritorno in pista - ormai dato per scontato - ma sulla cifra che la Mercedes ha messo sul piatto per convincerlo a vestirsi d'argento. «Non tornerà per soldi, ma solo se avrà gli stimoli», ha detto Nicky Lauda, uno che di rientri vincenti ne sa qualcosa. Un ragionamento corretto e sbagliato allo stesso tempo. Corretto perché è vero che Schumi non ha bisogno di soldi: il suo solo nome rappresenta un'industria in grado di fatturare ogni anno decine di milioni di euro, senza contare il ricco contratto di consulenza che lo lega alla Ferrari. Anche qui non ci sono dati ufficiali, ma Maranello gli corrisponderebbe una cifra tra i 3 e i 5 milioni di euro l'anno. Ma il ragionamento è sbagliato perché se Schumi ha deciso di tornare lo ha fatto convinto di poter essere ancora un pilota vincente, di primissima fascia. Al pari di Hamilton e Alonso, per intenderci. E se i colleghi di Ferrari e McLaren guadagnano cifre che si aggirano intorno ai 25 milioni di euro, il tedesco ritiene di non valerne di meno. E allora perché quotidiani vicini alla Mercedes parlano di cifre tanto più basse? Semplice: perché in un periodo di crisi mondiale il colosso tedesco dell'automobile non può permettersi davanti all'opinione pubblica di ricoprire d'oro un pilota fermo da tre anni e che sei mesi fa aveva rinunciato a correre per problemi fisici. Nulla vieta di pensare che alla fine l'ingaggio di Schumacher possa veramente oscillare tra i 5 e i 10 milioni di euro. Ma poi ci sarebbero una serie di altre voci, dai diritti d'immagine a eventuali premi legati ai risultati, che porterebbero la cifra almeno al livello dei colleghi al top. Nel frattempo, il campione tedesco continua a mantenere il più assoluto silenzio sulla vicenda. Ieri, al termine di una gara di kart disputata a Kerpen, ha risposto con il solito «no comment» alle ultime indiscrezioni. Tutto fuorché una smentita. E, a voler essere maligni, il fatto che Montezemolo lo abbia escluso dai ringraziamenti per l'ultima stagione nel tradizionale pranzo di Natale con i dipendenti, potrebbe essere un ulteriore indizio dell'avvenuto «tradimento».