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Lazio, serve la svolta

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Quando pensi che tutte le cose ti stiano andando male, c'è sempre la possibilità che possano andare ancora peggio: mai aforisma fu più azzeccato per Ballardini che alla vigilia della sfida con Genoa perde per infortunio anche Dabo. Il francese, nel corso dell'ultimo allenamento di rifinitura, ha avuto una distorsione al ginocchio: sarà indisponibile anche lui. Ha una lesione al menisco, probabile intervento in artroscopia: tornerà nel 2010. La lista - tra squalificati e infortunati - è lunghissima: Baronio e Mauri scontano un turno di stop, Matuzalem e Perpetuini hanno preceduto Dabo in infermeria. A centrocampo è piena emergenza, con Fabio Firmani convocato per la prima volta, dopo essere stato tenuto ai margini per tutta la prima parte della stagione. L'ultima partita disputata dal centrocampista risale al 18 maggio 2008: Lazio-Napoli 2-1. Firmani segnò la rete del raddoppio, ma se ne accorsero in pochi con lo stadio semi-deserto per la protesta contro Lotito - 4492 presenti n.d.r. - e gran parte dei laziali raccolti in «seduta spiritica» fino al gol scudetto segnato dall'interista Ibrahimovic a Parma. La partita odierna presenta mille difficoltà, al di là dell'avversario che scende a Roma cercando in maniera determinata un successo che lo spingerebbe ancora più in alto in classifica. L'effetto derby non è stato ancora smaltito: l'ambiente è depresso, nello spogliatoio c'è un malcontento latente per la mancanza di risultati. Muslera dovrebbe recuperare: ieri il portiere è stato tenuto a riposo precauzionalmente dopo aver subìto una botta nell'allenamento di venerdì. Solita difesa a cinque con Diakitè, Stendardo e Radu in mezzo e la coppia Lichtsteiner-Kolarov sulle fasce. I due centrali di centrocampo saranno Brocchi e Firmani, Meghni galleggerà tra la linea mediana e il fronte offensivo dove ci saranno Rocchi e Zarate. Ieri, dopo un lungo silenzio, è tornato a parlare il tecnico Ballardini: «Possiamo uscire da questa situazione unicamente se saremo uniti - ha dichiarato in sala stampa l'allenatore - dobbiamo pensare al bene comune, non a se stessi. Stiamo attraversando un momento difficile, e siamo i primi ad esserne consapevoli: percepiamo lo stato d'animo della gente laziale, e anche questa situazione ci pesa molto». Due vittorie in quindici partite, ultima delle quali arrivata a Verona - contro il Chievo - il 30 agosto scorso. «E' evidente che se la squadra non ottiene risultati c'è qualcosa che non va, ed è un problema che va risolto. Nella mia carriera non ho mai ottenuto una partita grazie a un singolo giocatore, ma solo grazie al lavoro di tutta la squadra. Se abbiamo questi punti in classifica è evidente che meritiamo questi punti. Il Genoa ha un gioco collaudato, dovremo essere generosi, aggredire gli avversari ripartendo in velocità. Non so se questa partita sia importante per me - conclude Ballardini - mi auguro lo sia per la squadra».

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