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La Champions e quel fascino indiscutibile

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Lastoria dello sport ci insegna che il prestigio di una manifestazione è pari a quella del suo libro d'oro. È la qualità dei vincitori che garantisce l'importanza di una gara, di un torneo, in altre parole costruisce, nel tempo, quella che comunemente si chiama tradizione. Senza andare molto lontano mettiamo a confronto il libro d'oro del nostro campionato di serie A e quello della Coppa Italia per spiegare come la Coppa sia, almeno nel nostro paese, una competizione minore. Al riguardo rivendico la mia definizione secondo la quale la Coppa Italia serve solo per far giocare il portiere di riserva. Sempre seguendo lo stesso consolidato criterio della qualità del libro d'oro la Champions League si conferma competizione d'eccellenza. Proprio recentemente la selezione che ha ridotto da 32 a 16 le squadre in corsa per il titolo conferma le gerarchie calcistiche della vecchia Europa. Inghilterra, Spagna e Italia erano i soli paesi rappresentati in partenza da quattro squadre. Ne hanno tutti perduta una (più gravi e sorprendenti le cadute di Juventus e Liverpool di quella, occasionale, dell'Atletico Madrid). Purtroppo hanno fatto meglio le squadre inglesi e quelle spagnole, che hanno vinto sei degli otto gironi lasciandone uno all'Italia (Fiorentina) ed alla Francia (Bordeaux), ma non è una novità che il campionato britannico e quello spagnolo abbiano superato il nostro. Tra le 16 squadre che si sono qualificate per gli ottavi di finale nove rappresentano Inghilterra, Spagna ed Italia, due la Germania e la Francia, una la Russia, il Portogallo e la Grecia, stabilendo quasi automaticamente una classifica che può essere sottoscritta da chiunque si occupi di calcio internazionale. Sono invece rimasti esclusi dieci paesi che erano rappresentati da una sola squadra. Olanda, Scozia ed Ungheria hanno tradizioni che si sono indebolite nel tempo quando il calcio è diventato troppo ricco, l'Ucraina non ha avuto fortuna nella composizione dei gironi (la Dinamo Kiev è stata coinvolta nel duello tra Barcellona ed Inter e si è fatta sorprendere dal Rubin Kazan, per avendole sottratto 4 punti su 6), Israele, Turchia, Svizzera, Romania e Belgio, per non parlare di Cipro, hanno campionati nettamente inferiori per qualità e quantità di squadre. Ora il torneo entra nella sua fase più onesta e più affascinante, quella dell'eliminazione diretta. Legittime curiosità e preoccupazioni per il sorteggio del 18 dicembre ma sappiamo fin da ora che a vincere sarà una grande squadra.

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