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MILANO Non esiste il Barcellona, («troppo lontana, non me la ricordo più»), non esiste la Juventus («qui oggi si parla solo di Champions»).

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Pocheparole condite d'ironia per le previsioni di Sandro Mazzola che sarà pure «una bandiera del glorioso passato», ma adesso è solo un commentatore del calcio e, soprattutto, «non deve firmare gli assegni per gli stipendi in società». Chi sperava di poter ascoltare articolate e documentate risposte sulle ultime due sconfitte dei nerazzurri in Champions League e in campionato, condite magari da qualche polemica velenosa sull'ambiente o sull'arbitraggio di sabato a Torino, dove per di più il portoghese è stato espulso, rimane deluso. Il gran comunicatore Josè Mourinho sa che non potrebbe negare le evidenze, nè la sconfitta senza gioco di Barcellona, nè quella recente con poco gioco del derby d'Italia. Tantomeno potrebbe proprio adesso, alla vigilia di una partita decisiva, escludere l'ipotesi di essere esonerato da Massimo Moratti a fine stagione, in caso di eliminazione dalla Champions nel girone. Mourinho sa benissimo che l'Inter è alle prese con la striscia di risultati peggiori della propria storia europea (fonte la cartella stampa ufficiale dell'Uefa, ndr) e che al suo predecessore non bastò vincere lo scudetto ed arrivare fino agli ottavi in Europa. E allora, siccome è bravo (in questo sicuramente Special One) il tecnico portoghese schiera un catenaccio mediatico per tenere lo 0-0. Per il contropiede dei fuochi d'artificio verbali ci sarà spazio domani sera dopo la vittoria col Rubin. Perchè stavolta - sostiene Mourinho - l'Inter «dovrà vincere, neanche pareggiare, ma vincere». Bisogna mantenere la calma e non farsi prendere dall'orgasmo di segnare subito il primo gol (sarebbe il duecentesimo dei nerazzurri in Coppa dei Campioni, il 450/o nelle competizioni Uefa) per arrivare alla vittoria che manca, in casa, dal 22 ottobre dello scorso anno (1-0 all'Anorthosis Famagosta). L'Inter deve fare a meno di Chivu, squalificato. A sinistra traslocherà capitan Zanetti che a Torino aveva sostituito Maicon sul lato opposto. Per il resto, probabile rombo a centrocampo, con Cambiasso, Stankovic, Muntari più che Motta, quindi Sneijder sicuramente alle spalle delle due punte Milito ed Etòo. Basta anche un pari, per 0-0 oppure 1-1.

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