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Mihajlovic: salvo il Catania

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«Sicuramentecon Mancini siamo molto amici. Parliamo tutti i giorni ed è chiaro che mi sono confrontato con lui prima di decidere, ma non è stato determinante nella mi scelta di accettare Catania. Ho accettato perchè è una grande possibilità e un'ottima squadra». La nuova avventura da tecnico di Sinisa Mihajlovic riparte curiosamente da un albergo romano, il Park Hotel Mancini, nome quest'ultimo cui il tecnico è particolarmente legato, dove questa mattina l'ex giocatore serbo, è stato presentato come nuovo tecnico del Catania (ha firmato fino al 2011). Ancora una volta come avvenne con il Bologna, Mihajlovic, prima di scegliere ha chiesto consigli all'amico Roberto Mancini. Anche la Lazio sembrava vicina a sceglierlo ma l'ex tecnico rossoblù ha confessato di non voler aspettare nessuno. «Non è un mistero che io sia un grande tifoso della Lazio - ha aggiunto l'allenatore che resterà in ritiro a Roma fino a sabato - ma non aspetto nessuno. Ho avuto tante offerte, alcune importanti dall'estero, ma volevo rimanere in Italia». Il fallimento di Bologna gli pesa ancora, ma Mihajlovic è convinto di aver imparato molto da quella esperienza e di non sentirsi un tecnico acerbo. «Ho fatto per due anni da secondo nell'Inter e poi sei mesi a Bologna. Conosco bene questa squadra - ha aggiunto il tecnico serbo - perchè ho visto tutte le sue partite: ha un buon organico e la squadra non merita la posizione di ultima in classifica. È più forte del Bologna che ho allenato lo scorso anno». Mihajlovic ha confermato di «avere sentito le opinioni di Mancini e Zenga e di un altro amico nei giorni scorsi» ma di «avere deciso da solo. Ora penso a salvarmi: la classifica è corta, e bastano 2-3 vittorie per recuperare, a partire da domenica prossima con il Livorno al Massimino.... Lì comincerà la nostra risalita».

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